Lualdi per un progetto dell’Unione Europea

Pierluigi Lualdi, responsabile della divisione Contract

L’azienda lombarda partecipa, come eccellenza italiana, a un progetto della Comunità Europea per la realizzazione di un prodotto di forte innovazione.

L'Unione Europea ha scelto tre aziende specializzate nella produzione di porte, tra cui figura l'italiana Lualdi, per un progetto che vede la realizzazione di un prodotto innovativo e dalle alte prestazioni tecnologiche. Lo scopo di questo progetto è quello di proporre al mercato dell'Unione una porta in legno eco-innovativo, dal costo competitivo ovvero, inferiore ai 650 euro, e soprattutto con alte prestazioni a livello di insonorizzazione e resistenza al fuoco. Le tre imprese europee selezionate hanno presentato il progetto Eco-silentwood nel contesto del programma comunitario Horizon 2020 - SME Instrument, approvato dalla 'Executive Agency for Small and Medium-sized Enterprises' (EASME) della Comunità Europea che ha confermato la validità del progetto stesso.

Edoardo Lucini per Europartner, il supporto a Lualdi nella fase di presentazione del progetto alla CE, spiega: "Il progetto di finanziamento europeo Horizon 2020 è finalizzato a sostenere e supportare la crescita all'innovazione nel periodo 2014-2020. Uno strumento di finanziamento alla ricerca scientifica della Commissione europea con un budget stanziato tra i più alti al mondo, quasi 80 miliardi di euro a gestione diretta". Le tre aziende coinvolte nella sperimentazione stanno attualmente lavorando sulla realizzazione di un prototipo che sia industrializzabile e che vedrà la luce a maggio 2017, dopo due anni di studio.

Pierluigi Lualdi, responsabile della divisione Contract
Pierluigi Lualdi,
responsabile della divisione Contract

Pierluigi Lualdi, responsabile della divisione Contract della clientela direzionale e incaricato per la ricerca e sviluppo per la società omonima spiega: "Il progetto è molto affascinante per diverse ragioni, inanzitutto è un'attività di ricerca e sperimentazione dove si conosce il punto di partenza ma non lo sviluppo". In questo contesto, Lualdi è coinvolta su più livelli: dalla ricerca su materiali eco-compatibili, come le fibre vegetali, fino ad arrivare alla riduzione dei consumi energetici in fase di produzione e questo grazie a un'esperienza già collaudata di collaborazioni in rete su territorio regionale per lo studio di sviluppo sulle vernici. Vista la complessità del progetto, l'azienda italiana ha intrappreso collaborazioni con eccellenze europee, potendo contare su Inspiralia di Madrid per quanto riguarda le scelte dei materiali e la simulazione di prodotto, mentre per gli aspetti più inerenti le certificazioni del prodotto e l'analisi del ciclo di vita sulle aziende Cetem di Murcia e Wic di Lubiana. "Stiamo affrontando questa sfida in un clima molto collaborativo con le altre aziende – continua Pierluigi Lualdi – dovuto proprio alle specificità del mercato all'interno del quale operiamo. Le diversità strutturali delle tre aziende e le dimensioni simili ci facilitano un rapporto da colleghi anziché da competitors".

 

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