Metodologie e strumenti di lavoro per il risparmio energetico

AIRE è un gruppo di aziende che lavora per sviluppare soluzioni in ambito energetico e si distingue per innovazione e professionalità.

Cerchiamo di capire un po' meglio il lavoro di questa importante realtà e il settore che la circonda, rivolgendo qualche domanda a Luca Tarantolo, associato AIRE e responsabile progetto AIREnergy.

AIRE_1Quali sono le metodologie e quali gli strumenti di diagnosi energetica per misurare e monitorare i risparmi energetici?
La diagnosi energetica di un edificio è una procedura normata che viene definita negli standard UNI EN16247 parti 1 e 2 e la UNI CEI TR 11428. L'attività di diagnosi parte da un'analisi dei consumi dell'utenza in questione. Si valutano le bollette di energia elettrica e combustibili e i consumi, la gestione dell’edificio, le caratteristiche del sistema edificioimpianto. Nei casi più complessi o per approfondimenti, soprattutto nel terziario e industriale, si effettuano anche dei monitoraggi con contatori elettrici e di calore. Per le strutture edilizie si possono anche eseguire indagini termografiche o termoflussimetriche. Attraverso l'analisi di tali dati è possibile determinare la suddivisione dei consumi dei vari servizi energetici (climatizzazione invernale, estiva, acqua calda sanitaria, usi termici di processo, illuminazione, sistemi di trasporto ecc.) e determinare i KPI, indici di prestazione energetica relativi all'area, al processo o al servizio identificato. Uno degli esempi più classici di tali indici è quello relativo alla climatizzazione invernale degli edifici, espresso in kWh/m2, che indica la quantità di energia riferita alla superficie utile. A valle degli interventi di efficienza energetica, il miglioramento viene quindi evidenziato subito dal monitoraggio di tali KPI. L'auditor che effettua la diagnosi deve essere una persona competente. Al giorno d'oggi esistono le figure certificate, denominati EGE (Esperti in Gestione dell'Energia) certificati secondo la UNI CEI 11339.

Con quali caratteristiche deve essere progettato un edificio altamente efficiente?
Dobbiamo considerare che l'efficienza energetica di un edificio dipende dalla sua capacità di ridurre al minimo le dispersioni termiche durante l'inverno, di impedire al calore di entrare durante la stagione estiva e di trasformare i vettori energetici primari con le minori perdite. Pertanto nella fase di progettazione è necessario valutare contemporaneamente molti fattori. La progettazione bioclimatica prende in considerazione l'orientamento dell’edificio stesso, la sua forma e il rapporto superficie disperdente/volume climatizzato in relazione a fattori climatici, quali la temperatura esterna dell'aria e l'irradiazione solare. Dal punto di vista dell'involucro edilizio si possono adottare soluzioni costruttive con bassa trasmittanza termica, tipiche delle strutture contenenti spessi strati di isolanti termici o materiali come il calcestruzzo cellulare ad alte prestazioni o il legno. Le pareti trasparenti devono essere caratterizzate inoltre da telai a taglio termico e vetri basso emissivi, a controllo solare o selettivi, meglio se con schermature solari esterne. Negli edifici già molto isolati si punta a raggiungere le prestazioni più elevate attraverso anche il recupero di calore della ventilazione meccanica. La parte impiantistica gioca un ruolo importante perché è quella deputata alla trasformazione e distribuzione dell'energia. Le soluzioni più efficienti sono l'impiego di generatori di calore ad alte prestazioni come le caldaie a condensazione, le pompe di calore o i cogeneratori. L'integrazione delle fonti rinnovabili, come il solare termico, il fotovoltaico e l’impiego delle biomasse completa il parco di soluzioni che caratterizza un edificio altamente efficiente.

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Il patrimonio edilizio italiano ha per la maggior parte involucri inefficienti e impianti critici. Come si può intervenire nel breve, ma anche nel lungo periodo?
È vero. Basti pensare che circa l'85% degli edifici è stato realizzato prima degli anni 90, cioè prima che iniziassero a uscire le prime normative vincolanti sulle prestazioni energetiche degli edifici. Ciò comporta un parco edifici che disperde molta energia. Le azioni correttive che si possono intraprendere sono investimenti sulle riqualificazioni e ristrutturazioni energetiche. Nel breve periodo è assolutamente necessario puntare sulla consapevolezza. Diagnosi energetiche e monitoraggi rappresentano il primo passo perché consentono di capire qual è la corretta direzione da intraprendere, in modo da effettuare investimenti intelligenti e consapevoli. Il D.Lgs. 102/2014, che ha recepito la direttiva sull'efficienza energetica ha contribuito a spingere in questa direzione, imponendo audit energetici obbligatori alle grandi aziende e incentivando le PMI; inoltre è stata finalmente imposta la contabilizzazione del calore negli edifici condominiali e polifunzionali. Sul lungo termine, bisogna lavorare sicuramente sulla competenza degli operatori del settore, che è in  continua evoluzione tecnologica, e sulle soluzioni di copertura finanziaria e la definizione dei contratti di rendimento energetico.

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La normativa italiana ha riservato agli interventi di recupero energetico notevoli incentivi e facilitazioni. Quali?
In Italia oggi esistono diversi schemi d’incentivazione dell’efficienza energetica. Lo strumento "storico" sono le detrazioni fiscali per il risparmio energetico del 65% (l'ex 55%), che è stato maggiormente finalizzato all'incentivazione nel settore privato di riqualificazioni energetiche su impianti termici, involucro opaco e superfici trasparenti. Per il settore pubblico è stato proposto in passato e revisionato recentemente a maggio 2016 anche il Conto Termico, che prevede comunque alcuni interventi anche per i privati. Infine, da qualche anno sono presenti i certificati bianchi, conosciuti anche come titoli di efficienza energetica, che nell'ambito di un mercato fatto di soggetti obbligati (distributori di energia) e di soggetti volontari (ESCO e altri) ha consentito di promuovere lo sviluppo di interventi di efficienza energetica un po’ in tutti i settori e su varie tecnologie.

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Lei è il responsabile del progetto interno di Aire denominato AIREnergy. Di cosa si tratta?
AIREnergy è una WebApp che nasce con lo scopo di realizzare simulazioni energetiche in modo semplice e guidato, che possono essere utili durante la fase commerciale; raccogliere i dati dei monitoraggi degli interventi effettuati, per determinare un benchmark associativo utile per statistiche di carattere tecnico o di mercato; favorire l'interazione tra clienti e associati. Non si sostituisce a un software di diagnosi o certificazione energetica, anzi suggerisce un approfondimento in tal senso. AIREnergy può portare a vantaggiosi valori (commerciali e istituzionali) all'associazione, come ad esempio, definire in modo rapido e semplice un sistema edificioimpianto con la valutazione degli interventi più idonei, oppure creare report efficaci come supporto per i preventivi e per i colloqui con i clienti; ma ancora utilizzare la community AIRE come fonte di dati e benchmark per le migliori tecnologie e buone pratiche di risparmio energetico e fornire statistiche nei confronti di partner dell’associazione o enti.

AIRE_logoL'Associazione Italiana Risparmio Energetico (AIRE)
AIRE è un'associazione composta da un gruppo di aziende che operano nel territorio italiano non solo in via diretta, ma anche indiretta con caratteri di complementarietà nell'ambito dell'efficienza energetica presentando soluzioni efficienti e di risparmio distinguendosi per innovazione e professionalità. L'Associazione Italiana Risparmio Energetico (AIRE), è nata dalla volontà di un gruppo di imprenditori che lavorano nel settore dell'efficientamento energetico impiantistico, termoidraulico ed elettrico.
Oggi è composta da un gruppo di piccole e medie imprese che si occupano di installazione, manutenzione, riparazione e riqualificazione di impianti tecnologici e da studi di consulenza e progettazione selezionati che coprono tutti i settori della filiera edile e che comprendono tutte le attività legate al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili. L'associazione si avvale della collaborazione di partner di servizi, quali banche, assicurazioni e professionisti in ambito legislativo, normativo, fiscale, tecnico e formativo.

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