Palazzo Italia, approccio sostenibile: si doveva fare di più

I tempi di realizzazione di Palazzo Italia, rispetto alla complessità dell’intervento, hanno portato all'adozione di soluzioni semplificate.

Palazzo ItaliaPalazzo Italia è stato progettato in un'ottica sostenibile e concepito come edificio a energia quasi zero.
Tuttavia i tempi realizzativi insufficienti rispetto alla complessità e innovazione dell'intervento hanno portato ad adottare soluzioni semplificate, pregiudicando proprio la realizzazione di alcune delle soluzioni previste dal prof. Livio De Santoli, ordinario dell'Università La Sapienza, progettista della parte energetica dell'edificio. Il consumo energetico del padiglione sarebbe dovuto derivare per il 67% da energia rinnovabile. Rispetto al progetto originario è stato dimezzato l'utilizzo del fotovoltaico ed eliminato l'atteso impianto ad attivazione della massa – primo esempio di questo tipo progettato in Italia. Il sistema su cui si basa, denominato Concretcool, sfrutta l'inerzia termica dei solai massivi in calcestruzzo armato per stabilizzare la temperatura all'interno dell'edificio. In fase esecutiva è stato sostituito da un impianto VRF. In un'intervista rilasciata a fine aprile a La Stampa Tutto Green il Prof. Santoli ha denunciato che nonostante ci sia stato un aumento dei costi previsti del 50%, sono saltate anche alcune delle soluzioni innovative studiate dai tecnici, dal punto di vista energetico. "Questo significa stravolgere il lavoro dei progettisti che hanno lavorato su soluzioni di eccellenza, per pura ignoranza e con un calcolo miope. Si risparmia sui soldi già previsti per gli impianti che comporterebbero sul lungo termine un grande risparmio a livello di gestione dell'edificio, ma allo stesso tempo i costi complessivi della realizzazione lievitano, chissà perché, del 50%".

Un futuro incerto
Archiviato il 31 ottobre, l'Expo 2015 di Milano passa idealmente il testimone alla prossima Esposizione Universale che si svolgerà a Dubai dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021. L'Expo, come ha sottolineato il  premier Matteo Renzi: "Deve essere il punto di partenza per l'Italia che verrà". Ma che cosa ne sarà dell'area e di Palazzo Italia non è ancora dato sapere con certezza. Occorrerà un anno di tempo per smontare tutti i padiglioni e preparare per gli usi futuri oltre 1.000.000 di m2. La proposta che sembra piacere a tutti è quella di creare un campus dell'università statale, che potrebbe completarsi con un quartiere dell'innovazione e della ricerca proposto da Assolombarda. In attesa che le idee dei politici si chiariscano, il commissario Giuseppe Sala ha assicurato che a maggio-giugno, l'Albero della vita, icona di Expo, tornerà a rivivere insieme agli altri due simboli dell'esposizione, Palazzo Italia e Padiglione Zero, con le rispettive mostre.

Leggi la prima parte dell'articolo: Palazzo Italia, tecnologia e visionarietà

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