Per Dnd Martinelli il 2018 sarà un anno ricco di sfide e crescita

Da oltre 20 anni Dnd ha iniziato un percorso di valore, incrementendo il catalogo di soluzioni e idee sempre più innovative su forme, materiali e servizi.

Riconosciuta a livello internazionale per la qualità delle sue maniglie e per la ricerca nel mondo del design, l'azienda Dnd intende ampliare ulteriormente i propri traguardi, attraverso collaborazioni eccellenti nel mondo della progettazione e la ricerca di innovazione nel settore dei materiali. Fra questi, le finiture ricoprono un ruolo di primo piano. Vilma Martinelli, Amministratore Unico, racconta, entrando nei dettagli, la storia dell'azienda, la sua recente evoluzione e i programmi per i mesi a venire. Fra questi, l'appuntamento con il Salone del Mobile di Milano, dove verranno presentati i nuovi progetti.

A sinistra: Virna Martinelli, amministratore Unico. A destra: Giulio Bianchetti, nuovo direttore artistico Dnd, alla ricerca di nuove finiture e sistemi smart per le maniglie

Qual è l'identità storica di Dnd?
Da cinquant'anni siamo produttori di maniglie con sede in provincia di Brescia, in Val Sabbia. L'azienda si è affermata in Italia, ma anche e soprattutto a livello internazionale attraverso la produzione di oggetti di qualità per porte e infissi: nel tempo, la nostra realtà si è evoluta e concentrata sullo sviluppo della produzione, rinnovando i processi produttivi e specializzandosi nella lavorazione dei nuovi e diversi metalli destinati alla produzione delle maniglie. Inoltre è un'azienda in cui opera attivamente anche la terza generazione della famiglia. Partendo dall'anima del progetto e gestendo sapientemente tutte le fasi produttive, manteniamo salde le tradizioni di questo territorio, caratterizzato da un'antica dedizione per la trasformazione dei metalli e le lavorazioni siderurgiche, ma abbiamo forti ambizioni di affermazione e crescita. L'azienda ha saputo cogliere le nuove sfide dei mercati, e oggi puntiamo sul design e sull'alta qualità per proporre sempre nuove idee per "aprire" e per arredare gli interni.

Com'è organizzato il vostro percorso progettuale per arrivare alla definizione di una nuova maniglia?
Negli anni abbiamo operato e operiamo ancora oggi secondo diverse modalità: possiamo definire noi un’esigenza di prodotto, elaborare un brief e inviarlo a designer o architetti selezionati sul panorama internazionale secondo la loro sensibilità progettuale (per esempio, per l'uso di specifici materiali, finiture e idee di progetti per interni). Poi riceviamo anche in modo diretto molte proposte, da parte dei progettisti che riconoscono in Dnd una realtà valida per la ricerca e lo sviluppo di prodotti interessanti. Nel 2017 abbiamo nominato un direttore artistico, Giulio Iacchetti, designer vincitore di due premi Compasso d'Oro e diversi riconoscimenti internazionali: oggi gli incarichi per i progetti futuri e il vaglio delle proposte avvengono con la sua diretta supervisione, rispettando la nostra volontà di posizionarci nel mondo del progetto con prodotti belli, dal disegno pulito e dalla qualità impeccabile. Una volta individuato un progettista, lavoriamo insieme per affinare al meglio il disegno ed evidenziare vantaggi o vincoli da rispettare, per poi arrivare al progetto definitivo. Poi si passa alla prototipazione 3D interna, fino a definire il prodotto nei minimi dettagli. Considerato che ci occupiamo di un prodotto piccolo per natura, ogni millimetro deve essere valutato in modo attento, per poter raggiungere un risultato estetico ed ergonomico di reale qualità.

Quali sono i designer con cui state collaborando attualmente? Avete anche una squadra di progettisti interna?
Il 2017 è stato un anno importante per Dnd, perché abbiamo scelto di dedicarci al mondo del design con un rinnovamento forte. Giulio Iacchetti, nel ruolo di direttore artistico, ha iniziato a coinvolgere progettisti di qualità di cui presenteremo i prodotti nel 2018: Odoardo Fioravanti, ad esempio, o cinque famosi architetti che sono coinvolti in un progetto di ricerca e sviluppo che presenteremo al Salone del Mobile di Milano, in aprile. Recentemente abbiamo potenziato il nostro ufficio tecnico interno, che offre un supporto specifico nella relazione fra designer, fornitori e venditori. Abbiamo costruito questi asset perché riteniamo sia il reale patrimonio per poter esprimere alta qualità, dentro e fuori l'azienda.

Quali sono i vostri prodotti di maggior successo e perché?
Siamo molto orgogliosi di comunicare che i prodotti più venduti sono effettivamente quelli che più ci distinguono e che hanno contribuito all'affermazione dell'azienda nella fascia alta del nostro settore. Non è facile progettare uno dei prodotti più piccoli dell'architettura d’interni senza farsi contaminare da prodotti esistenti o senza farsi attirare dalla leva del prezzo. Noi operiamo su scala internazionale e la concorrenza è ovviamente forte: ma solo pochi penso che sappiano proporre un'offerta raffinata e meticolosa. Da vent'anni abbiamo iniziato un percorso di valore, inserendo a catalogo sempre più idee e soluzioni innovative con una costante ricerca su forme, materiali e servizi. Tra i casi di maggior successo negli anni, spiccano le collezioni Luxury, Joy, Edra, Esa, Intake, Luce e Lucrezia. Anche le novità del 2017, Ginkgo progettata da Giulio Iacchetti e Timeless progettata da Marco Pisati, hanno subito ricevuto ottimi riscontri e risultati, segnando la direzione che desideriamo seguire. Siamo consapevoli di offrire prevalentemente un segno contemporaneo con i nostri prodotti, spesso identificati per caratteristiche di sobrietà e stile. In quest'ottica identifichiamo la richiesta del mercato dell'interior design che, essendo sempre più globale, progetta gli interni – nella maggior parte dei casi – non con una netta divisione tra classico e contemporaneo ma con eleganza e raffinatezza, lasciando spesso alle finiture la declinazione della tipologia dell’arredo. Esistono poi le logiche e le tendenze locali, ma essendo nicchie di mercato non consentono uno sviluppo di prodotto su larga scala.

Mettete in atto politiche legate al contenimento dell'impatto ambientale della filiera produttiva?
Gestiamo la filiera produttiva nel nostro stabilimento e nel distretto della Val Sabbia, in cui siamo inseriti con grande attenzione anche dal punto di vista ambientale: utilizziamo prevalentemente l'ottone stampato a caldo che, tra le qualità che garantisce, ci consente di minimizzare gli sprechi derivanti dai vari processi produttivi. E selezioniamo solo fornitori che condividano con noi la visione qualitativa che vogliamo dare ai prodotti e affianchiamo loro i nostri tecnici, per ottenere il meglio dai loro impianti e dai loro collaboratori. Grande attenzione anche alle finiture, che stanno subendo una rinnovata fase di ricerca: stiamo testando una nuova finitura che abbia al centro parametri di sostenibilità etica e ambientale.

In che direzione sta andando il settore R&D e in quali ambiti concentrate la ricerca?
Come appena accennato, uno dei grandi temi di ricerca è quello delle finiture, anche se la ricerca di forme nuove e dal design di qualità e la tecnologia smart applicata viaggiano di pari passo. Noi cerchiamo di operare su tutte queste tematiche, coinvolgendo in alcuni casi anche altre aziende che offrano il proprio consolidato know-how.

Quali servizi pre e post vendita offrite?
Le maniglie, essendo tra gli ultimi prodotti da installare in ogni tipo di progetto d'interni, sono un oggetto abbastanza semplificato nelle fasi di montaggio e, non avendo particolari necessità di manutenzione, normalmente non prevedono una rilevante attività di post-vendita. È invece molto importante assistere la clientela nelle fasi di pre-vendita, offrendo una gamma di servizi che possa risultare utile a confermare le commesse, soprattutto quando si parla di forniture contract, con informazioni tempestive, chiare e con strumenti di presentazione che rispondano alle aspettative di architetti e committenti.

Quali sono i vostri mercati di riferimento? Dove notate una crescita?
Operiamo in oltre 50 paesi, prevalentemente nel continente europeo e in est Europa, Medio Oriente, Oriente, Oceania e Stati Uniti. Negli ultimi tre anni abbiamo vissuto fasi di stabilità e crescita in ciascuna di queste aree, in particolare sul mercato italiano e in nazioni come la Spagna e la Francia. Ci sono poi Stati che offrono potenzialità di crescita più rilevanti, come la Russia, la Cina, il Medio Oriente e gli Stati Uniti, ed è in queste aree che concentriamo le nostre attività commerciali.

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