Luca Galletti, direttore commerciale per l'Italia di BT Group, racconta iniziative e struttura interna dell'azienda briantea
Dalla presentazione della nuova Prestige Collection all’organizzazione della filiera per fare in modo che l’ecobonus e le nuove normative portino i risultati sperati: Luca Galletti, direttore commerciale per l’Italia di BT Group, ne racconta iniziative e struttura interna.
Quali sono le principali novità in casa BT Group?
Prestige Collection è la nuova selezione di bioclimatiche e tende da sole firmate BT Group, un condensato di soluzioni per creare nuovi ambienti da vivere in ogni momento dell’anno e con ogni condizione climatica, su terrazzi, balconi e giardini.
Il rigore delle forme contemporanee, il trionfo del dialogo sofisticato tra interior e outdoor, la prospettiva di una nuova stanza da vivere sono gli elementi connotativi che distinguono le soluzioni che rientrano nella Prestige Collection, una linea che valorizza l’artigianalità made in Italy al servizio dell’innovazione.
Quali percorsi di innovazione state seguendo sia per le strutture che per i tessuti delle vostre proposte?
Less is more è il filo conduttore della nuova collezione che si basa sulla ricerca dell’essenzialità.
L’integrazione nella struttura di alluminio di ogni elemento è, invece, la leva progettuale che ne determina la pulizia delle sue linee. Il concetto di wellbeing outdoor ha contagiato la nuova collezione BT Group che, con Prestige Collection, lancia sul mercato strutture per esterno totalmente rinnovate sotto il profilo estetico e tecnico. Il risultato è un outdoor dal design deciso caratterizzato da elementi progettuali unici che rendono lo spazio esterno accogliente e ospitale con qualsiasi condizione metereologica.
La presenza dell’ecobonus, ormai attiva da tempo, ha portato risultati positivi dal punto di vista commerciale?
L’ecobonus ha sicuramente contribuito al trend positivo dell’azienda e del comparto in generale. La proroga è un evidente segnale di attenzione rispetto alla necessità di garantire l’efficienza energetica degli ambienti domestici per cui le schermature solari hanno un ruolo chiave.
E le novità legate all’edilizia libera? In quale misura?
Appurata l’approvazione del decreto legislativo n. 222/2016 che prevede la possibilità di realizzare senza autorizzazioni alcune opere edilizie senza titolo abilitativo, le tende da sole e i pergolati potranno essere installati senza nessuna richiesta di concessione. Un reale cambio di rotta in positivo per l’intero comparto dato che il decreto svincola dall’onere di pratiche e richieste particolari. Gli effetti sono ancora impercettibili poiché sul tema, al momento, c’è ancora poca conoscenza. Sarà necessaria una massiva comunicazione da parte degli operatori del settore per farne percepire l’effettivo vantaggio.
Quali aggiornamenti ha vissuto l’organizzazione della filiera per aderire a Industria 4.0?
Nella nostra realtà specifica ci stiamo muovendo in maniera pronta e coordinata per essere al passo con questo grande cambiamento, necessario se vogliamo essere competitivi soprattutto all’estero.
L’azienda sta attuando concreti, notevoli e postivi cambiamenti sotto la guida dell’attuale direzione. La riduzione delle tempistiche di intervento del 50 % e la riduzione degli scarti prodotti sono le due pragmatiche e dirette conseguenze dei grandi investimenti fatti da BT Group con l’acquisto di un nuovo macchinario che rivoluziona integralmente la visione e l’orientamento del reparto per un iter sempre più in linea e performante, al passo con i tempi.
Quali previsioni di mercato avete per i prossimi anni?
L’apprezzamento da parte di privati e professionisti dei nostri prodotti e la crescita strutturata della nostra realtà ci portano a pensare che l’intero comparto delle schermature solari stia vivendo un momento particolarmente proficuo. Per questo motivo il fattore “ricerca&sviluppo” diventa la leva sostanziale per garantire la competitività, e questo in BT Group è storia quotidiana.
Quali sono i vostri prodotti di maggior successo e perché?
Le bioclimatiche sono, senza dubbio, le proposte che più di tutte ci stanno dando soddisfazione. La versatilità di utilizzo, la personalizzazione e il loro reale potenziale migliorativo della vivibilità dell’ambiente esterno sono gli elementi che fanno di queste strutture una vera rivoluzione per il comfort domestico.
Chi si occupa della progettazione dei nuovi modelli?
Sotto il profilo estetico, nello sviluppo dei nostri prodotti, il nostro ufficio di progettazione interno vede la collaborazione di un architetto di grande esperienza, Ivo Pellegri, che ha sviluppato con noi soluzioni non soggette a mode passeggere. Oggi parliamo di design funzionale, cioè di un gusto e di un’estetica che non possono prescindere dall’utilizzo e dalla confortevole vivibilità della struttura.
Vi rivolgete soprattutto a progettisti o anche ad altre figure (installatori, utenti finali eccetera)?
L’azienda da tempo si connota per la capacità di gestire le richieste del cliente finale, di lavorare con rivenditori italiani ed esteri ma, soprattutto, di sviluppare progetti più complessi al fianco di studi di architettura, sia in ambito residenziale che pubblico.
Quali sono i vostri mercati di riferimento e quali quelli emergenti?
In ambito nazionale, ci stiamo muovendo verso un target più specializzato, oltre ai tendaggisti e tappezzieri, anche verso i serramentisti.
Figure professionali che sono ottimi “conoscitori” del settore schermature solari e, quindi, dal nostro punto di vista, i migliori “consiglieri” per il cliente nella selezione e nella scelta delle più adatte soluzioni in questo campo.
Ci muoviamo anche verso il settore contract, un mondo più specializzato nella progettazione, avviando un dialogo più serrato con gli studi di architettura. In campo internazionale, inteso come europeo e oltre Oceano, ci impegniamo nel potenziare la nostra rete commerciale per garantire una copertura della nostra offerta più capillare.
