Sicurezza vetri: UNI 7697:2014

UNI 7697:2014 “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie”, sostituisce l’edizione precedente del 2007; la norma si applica ai vetri per edilizia e a qualsiasi altro impiego non regolamentato da norme specifiche, mentre per quelli regolamentati, la norma indica solo il riferimento da applicare.

sicurezza vetriLa norma UNI 7697:2014 ricalca lo spirito della precedente edizione, ma con novità finalizzate a eliminare ambiguità di interpretazione, agevolando così la scelta delle vetrazioni nelle varie applicazioni. Era, infatti, necessaria da tempo una sua implementazione che tenesse conto del ruolo sempre più variegato e costruttivo delle vetrazioni nelle nuove tendenze architettoniche. Tra le novità più importanti la prescrizione che le lastre interne di vetrocamere di serramenti, posti ad altezza superiore ai 100 cm dal piano di calpestio, siano di sicurezza. Possono essere di vetro temprato oppure stratificato, così classificati per quanto riguarda la resistenza all'urto secondo UNI EN 12600: vetro temprato: classe minima 1C3; stratificato: classe minima 2B2.

Sul piano applicativo, riferendosi alle casistiche più diffuse ne consegue:

- la necessità di installare lastre interne di sicurezza (temprate o stratificate) anche in finestre residenziali, dove il vetro sia posto ad altezza maggiore di 1 m dal piano di calpestio;

- la necessità di installare lastre interne ed esterne di sicurezza (temprate o stratificate) anche in finestre residenziali, dove il vetro sia posto ad altezza minore di 1 m dal piano di calpestio;

- la necessità di installare lastre interne ed esterne di sicurezza (temprate o stratificate) in portefinestre residenziali, anche dove il vetro sia posto ad altezza maggiore di 1 m dal piano di calpestio (e  quindi a  ogni altezza);

- la necessità di installare lastre esterne di sicurezza (stratificate o temprate HST) in tutti i casi dove sia presente il rischio di caduta di pezzi di vetro nel vuoto e sopra i 4 m dal piano di terra dell’edificio.

La norma investe un'ampia serie di applicazioni del vetro in edilizia: non solo serramenti e involucri – finestre, portefinestre, porte esterne, porte interne, partizioni interne, pareti divisorie, vetrine,  sottofinestre, verande, lucernari, vetri per involucri di piscine e acquari, facciate continue, – ma anche schermi solari, coperture, parapetti, balaustre, pensiline, tettoie, cabine, ripari vetrati, spazi pubblicitari, barriere, arredi e accessori per interni, rivestimenti murali, pavimenti e gradini calpestabili, ascensori, serre agricole, partizioni di stadi, barriere acustiche stradali. Le caratteristiche minime delle vetrazioni da impiegarsi variano inoltre sensibilmente in funzione della destinazione d'uso di tali prodotti (residenziale, locali commerciali, di lavoro, ospedali e scuole ecc.).

UNICMI opportunamente ricorda che la norma UNI 7697, seppur nata in ambito volontario, è resa cogente dal D.Lgs. 6  settembre 2005, n. 206 "Codice del consumo, a norma dell'art. 7  della legge 29 luglio 2003, n. 229". Tale decreto stabilisce che, in assenza di specifiche disposizioni comunitarie o di specifiche regolamentazioni nazionali cogenti e del recepimento nazionale di specifiche norme europee non cogenti, "…La sicurezza del prodotto è valutata in base alle norme nazionali non cogenti che recepiscono norme europee, alle norme in vigore nello Stato membro in cui il prodotto è commercializzato, alle raccomandazioni della Commissione Europea relative a orientamenti sulla valutazione della sicurezza dei prodotti, ai codici di buona condotta in materia di sicurezza vigenti nel settore interessato, agli ultimi ritrovati della tecnica, al livello di sicurezza che i consumatori possono ragionevolmente attendersi". È attualmente in corso di aggiornamento da parte dell’Ufficio Tecnico UNICMI il documento tecnico UX50, che guida ai dettami della UNI 7697.

Il Consorzio LegnoLegno, per assistere serramentisti e rivenditori, ha creato il software MyGLASS, che sceglie il vetro corretto in funzione degli obblighi normativi previsti e delle prestazioni richieste. Il  programma permette di stampare la scheda riepilogativa con le caratteristiche minime che il vetro dovrà avere, inserendo la destinazione d'uso, il tipo di prodotto ed eventualmente prestazioni aggiuntive richieste. La norma appare a molti produttori troppo onerosa, anche in considerazione della sua immediata applicazione. Il Consorzio Legno-Legno e UNICMI/UNCSAAL avevano, nelle sedi opportune, manifestato le proprie osservazioni ad alcune delle specifiche tecniche previste dalla norma, consci delle criticità che inevitabilmente sarebbero ricadute a carico dei serramentisti. Samuele Broglio di Confartigianato Legno si era battuto contro obblighi eccessivamente restrittivi per vetri che, per le loro dimensioni e il loro posizionamento, presentano rischi quasi trascurabili per i loro utilizzatori. Certo è che “questa revisione impatterà per almeno l’80% della produzione e comporterà mediamente un aumento dei costi stimato tra 8 e 12%, a seconda degli specifici casi, per ogni m2 di serramento” denuncia Roberto Dolcetti, noto produttore bolognese di serramenti.

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