Tecnologie per il vetro piano: performance all’avanguardia

Tecnologie per il vetro piano

Un settore in evoluzione trainato dalla ricerca di prodotti sempre più selettivi e trasparenti per il contenimento delle dispersioni energetiche

Evoluzione continua per il settore del vetro piano, legata tanto all’innovazione tecnologica, capace di proporre soluzioni sempre più efficaci, quanto all’organizzazione della filiera e alla collaborazione fra le parti. 

L’ecobonus per il risparmio energetico ha avuto un ruolo chiave per la ripresa
È recente novità, infatti, la fondazione dell'Osservatorio nazionale del vetro piano, nato con l’obiettivo di analizzare il settore dei trasformatori del vetro piano per «qualificare la domanda e definire le dinamiche competitive, analizzare modelli di business, individuare strategie di sviluppo e di innovazione, valutare la struttura degli investimenti e le performance di gestione», conferma Assovetro.

 

È in questo contesto che è stato presentato il primo rapporto sul “Settore del vetro piano in Italia”, promosso da Assovetro e realizzato da MCR, Management Consulting&Research, con il coordinamento scientifico del professor Carmine Galizia. Ne è risultato un ritratto del settore in leggera controtendenza, positiva, rispetto al comparto dell’edilizia, con alcuni dati incoraggianti (l’analisi si riferisce al 2018 con studi relativi al 2019): «In Italia l’edilizia assorbe circa il 65% delle vendite di vetro piano, con prospettive di crescita in positivo: +5%.

Tecnologie per il vetro piano

La maggior parte è utilizzata per le finestre, un mercato che vale 415 milioni di euro, mentre quello delle facciate ne vale 100.

Un ruolo importante, nella ripresa del mercato, lo ha giocato l’ecobonus per il risparmio energetico che, nell’ultimo quadriennio, ha incentivato la sostituzione di 2,6 milioni di serramenti.

Con benefici in termini di risparmio energetico pari a 584 GWh per il 2017 secondo i dati contenuti nel Rapporto annuale di Enea sulle detrazioni fiscali». E se questo è il prospetto generale tracciato dall’Osservatorio, le aziende protagoniste del settore approfondiscono, più nello specifico, quali fra le tipologie di vetro piano siano maggiormente richieste e, quindi, trainino il mercato.

Tecnologie per il vetro piano

A esprimersi in questo senso è Alessandro Internicola, market manager di AGC Flat Glass per l’Italia: «In linea con i trend più attuali del mondo del progetto, al momento i vetri più richiesti sono quelli più performanti in termini di selettività e, al contempo, di trasparenza.

L’estetica del vetro, così come il suo grado di neutralità, multifunzionalità ed efficienza energetica, unitamente alle elevate performance e alla possibilità di personalizzazione, rappresentano i maggiori driver nella selezione dell’involucro.

Ne consegue che la scelta ricade, spesso, sulle categorie di prodotti a controllo solare e basso emissivi più performanti dal punto di vista della trasparenza, come i selettivi».

Tecnologie per il vetro piano

Quindi, è l’innovazione uno dei driver più forti per il settore, come racconta il rapporto dell’Osservatorio; infatti, per restare competitive, due aziende su tre hanno investito in innovazione di processo e di prodotto, non solo in nuovi macchinari (82%), ma anche in riorganizzazione del processo produttivo (68%) e in potenziamento dei sistemi informatici (58%). Per il 78% degli intervistati di Assovetro gli investimenti hanno consentito un generale miglioramento delle performance competitive.

Spazio, dunque, all’innovazione, soprattutto nell’ambito del risparmio energetico, una tendenza in atto legata alla crescente attenzione verso i temi legati al contenimento delle dispersioni energetiche, al comfort abitativo e alla possibilità di accedere alle detrazioni legate agli involucri green.

Dichiarazione di prestazione

Nell’applicazione del vetro piano per l’edilizia, ogni prodotto deve essere accompagnato dalla Dichiarazione di prestazione, così definita da Assovetro:

  • sostituisce la Dichiarazione di conformità ed è volta a una maggior tutela e chiarezza verso l’utilizzatore;
  • è rilasciata all’atto della prima immissione del prodotto sul mercato, dopodiché i prodotti successivi, dalle stesse caratteristiche e ottenuti con lo stesso processo in serie in cui è garantita la costanza di prestazione, avranno a riferimento la medesima Dichiarazione di prestazione;
  • fornisce le prestazioni del prodotto, di cui i fabbricanti garantiscono l’esattezza e la costanza, assumendosi la responsabilità della conformità del prodotto alla Dichiarazione;
  • non è necessaria per prodotti fabbricati con metodi tradizionali o con metodi atti alla conservazione del patrimonio e con procedimenti non industriali per l’appropriato restauro di opere di costruzione formalmente protette (a titolo esemplificativo e non esaustivo, le vetrate con intelaiatura di piombo o rame), né per prodotti fabbricati in unico esemplare o su specifica del committente in un processo non in serie. L’ulteriore casistica del prodotto da costruzione fabbricato in cantiere, per essere incorporato nelle rispettive opere di costruzione, non è applicabile ai prodotti vetrari (fare riferimento, più estesamente, all’articolo 5 del Regolamento).

Tipologie di vetro per i serramenti

Gli infissi sono un elemento fondamentale per ogni abitazione. Esistono diverse tipologie di finestre, distinte principalmente a seconda del materiale e del sistema di apertura

  • basso emissivo: sono prodotti tramite un processo che permette di migliorare le caratteristiche termiche del vetro; infatti, sulla superficie del vetro è depositata una pellicola di particolari ossidi metallici in grado di diminuire il valore di trasmittanza termica senza alterare le caratteritiche di trasmittanza luminosa. I vetri basso emissivi possono essere anche colorati
  • selettivo: si tratta di una particolare tipologia di vetro basso emissivo capace di filtrare il fattore solare diminuendo la trasmissione del calore per irraggiamento. I vetri selettivi sono spesso uniti in vetrocamera per offrire alte prestazioni di isolamento termico
  • autopulente: sono ricoperti con un sottilissimo strato di biossido di titanio, una sostanza che, quando sottoposta ai raggi ultravioletti del sole, decompone le particelle organiche e rende la lastra idrofila
  • a controllo solare: è utilizzato per ridurre l’apporto di calore solare e aiuta nel controllo dell’abbagliamento. Quindi, l’irraggiamento solare è regolato mediante la riflessione, la trasmissione e l’assorbimento.

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