Infissi di legno: i motori del settore

Infissi di legno

Colori, texture, durabilità, riduzione della manutenzione nel tempo: tutti aspetti studiati per offrire finiture esteticamente avanzate e caratteristiche tecniche e meccaniche evolute

Sono due le macro-categorie che definiscono le tendenze in grado di suggerire la direzione presa dal settore degli infissi di legno: una riguarda la geometria e la seconda l’estetica, ma entrambe riguardano lo stile.

Emozioni polisensoriali e calda atmosfera per una scelta tradizionale
Sì, perché quando si parla di infissi di legno, è spesso proprio l’estetica a condizionare il percorso produttivo, considerando che il legno è scelto anche per le sensazioni e l’atmosfera che riesce a creare in un ambiente, ancora di più se residenziale. Parlando di geometria, la tendenza riguarda il filo-muro, la proposta, cioè, di porte e finestre perfettamente raso-parete, senza cornice e senza coprifili. L’effetto è quello di una porta totalmente integrata nel muro, tanto che il profilo è inglobato nello stesso. Nel caso della finestra, questa tipologia porta vantaggi anche dal punto di vista delle percentuali di illuminazione naturale, visto che la presenza di profili sottili corrisponde a superfici più ampie per la parte vetrata.

 

Infissi di legno

La seconda caratteristica è legata alla possibilità, da parte dell’utente, di scegliere fra una vastissima offerta di finiture, il settore su cui si sta maggiormente concentrando l’innovazione. Colori, texture, durabilità, riduzione della necessità di manutenzione nel tempo sono tutti aspetti che vengono studiati, oggi, per offrire finiture non solo esteticamente avanzate, in modo da adattarsi a interni di diverso stile, ma anche con caratteristiche tecniche e meccaniche evolute, per infissi duraturi nel tempo. Importante, pur in questi percorsi innovativi, mantenere salde e portare avanti nel tempo le capacità artigianali che rappresentano lo zoccolo duro della maggior parte delle aziende italiane del settore.

Infissi di legno

Infatti, è attraverso la valorizzazione delle tradizioni che si fa strada l’innovazione: la costante ricerca di qualità e l’attenzione verso i dettagli camminano di pari passo con le nuove proposte in ambito di finiture e geometrie, per far sì che il risultato, spesso 100% made in Italy, sia coerente con l’intero percorso aziendale.

I sigilli di qualità

Non solo normative: per garantire la qualità di un infisso le case produttrici possono aderire anche a protocolli volontari, sviluppati proprio per offrire agli utenti ulteriori garanzie di qualità, in modo da allontanare qualsiasi dubbio su processi, materiali e prodotto finale.

I tre principali sono:

  • FinestraQualità di CasaClima: si tratta di un sigillo che stabilisce la soddisfazione dei requisiti tecnici minimi che rispondono a un alto standard di livello. Sul sito dell’associazione, l’elenco delle aziende aderenti.
  • Ift Rosenheim: protocollo sviluppato dall’omonimo laboratorio di prova, organismo di ispezione e di certificazione notificato a livello europeo secondo la Din En Iso/Iec 17025. Il protocollo attesta l’idoneità all’uso di prodotti da costruzione ed esegue direttamente prove su finestre, vetri o facciate.
  • Label di posa Anfit: uno strumento sviluppato per rendere più semplice e intuitiva l’applicazione della norma Uni 11673, sia per il professionista serramentista che per l’utente consumatore che può comprendere più facilmente la prestazione della finestra, compresa tutta la fase di posa.

Quando il legno è anche ecologico

Capita di associare direttamente al legno caratteristiche di sostenibilità, ma non sempre è così. Perché un infisso di legno possa essere catalogato come “green”, infatti, dovrebbe rispondere ad almeno due criteri fondamentali.

Il primo, ormai conosciuto dagli utenti e tenuto in considerazione dai produttori, riguarda la certificazione Fsc. Un infisso, dunque, è eco quando lo è la materia prima di cui è composto, quando il legno utilizzato proviene da foreste soggette a riforestazione e controllate con costanza.

Il secondo riguarda l’ultimo strato dell’infisso, cioè la finitura. Diminuiscono le emissioni di solventi in atmosfera e si combatte l’inquinamento indoor quando sono utilizzate vernici ecologiche all’acqua che, quindi, tengono sotto controllo i Voc (componenti volatili organici).

Rispettate queste prime due pietre miliari, si apre la strada verso ulteriori miglioramenti che possono riguardare sia il prodotto che il processo. Se, infatti, è importante che il prodotto in sé risponda a criteri green, è altrettanto importante che la filiera da cui nasce sia stata studiata per contenere i consumi, che i rifiuti siano smaltiti correttamente, che i trasporti dell’infisso al cantiere siano ottimizzati e che ogni tappa del percorso di produzione, dunque, sia studiato nel dettaglio per abbatterne l’impatto sull’ambiente.

I vantaggi del legno…

  • Qualità estetica: si adattano a diverse tipologie di stili, presentandosi come ottima soluzione in caso di ristrutturazione dell’esistente, soprattutto in contesti “classici”;
  • diverse essenze e finiture: sempre dal punto di vista estetico, la possibilità di scegliere fra essenze e finiture rende gli infissi di legno particolarmente versatili;
  • ottimi livelli di isolamento termico e acustico: grazie anche all’inserimento, nelle proprie sezioni, di meccanismi e materiali specifici per la coibentazione; particolarmente vantaggiosi, secondo questo punto di vista, gli infissi di legno lamellare;
  • scelta del materiale di qualità: materiale sostenibile e rinnovabile per eccellenza, con la corretta manutenzione garantisce una buona durata nel tempo.

…e gli svantaggi

  • Manutenzione: pur ridotta rispetto al passato, gli infissi di legno hanno bisogno di una maggiore manutenzione nel tempo per far sì che il materiale mantenga inalterate le proprie caratteristiche tecniche ed estetiche;
  • costi elevati: rispetto ad altri materiali, gli infissi di legno hanno un costo più elevato.

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