Intervista ad Antonio Corengia, Amministratore Officine Mandelli

Prodotti di eccellenza realizzati con cura e attenzione, frutto di antiche tradizioni artigianali che Mandelli sapientemente coniuga a moderne tecnologie.

Da oltre 60 anni, Mandelli1953 progetta maniglie e oggetti in ottone fusi, stampati e lavorati all'interno delle sue officine in Brianza, partendo dal lingotto di fonderia italiana. È una delle poche imprese con un ciclo di produzione completo dove, nel reparto di pressofusione un pane di ottone standard viene rilavorato nei forni in base alle necessità del prodotto da realizzare. Questo passaggio, insieme alla cromatura e alla marchiatura, è effettuato con processi meccanizzati, mentre la smerigliatura, la lucidatura e le preziose finiture sui bronzati e i satinati, viene eseguita a mano. L'azienda esporta all’estero un prodotto d'eccellenza realizzato ad arte che deriva da antiche tradizioni di alta artigianalità che negli anni si è evoluto utilizzando anche le migliori tecnologie.

L'innovazione di prodotto passa necessariamente dall'innovazione di processo. Quali tecnologie avete installato recentemente nella vostra azienda e come tenete aggiornati i vostri sistemi produttivi?
Per Mandelli1953 innovare il prodotto significa innanzitutto garantire al cliente finale una qualità impeccabile sotto ogni aspetto e con questo scopo è stato di recente apportato un grande cambiamento produttivo mutando il sistema di produzione delle maniglie dalla pressofusione allo stampaggio a caldo. Con un miglior aspetto superficiale e la possibilità di eseguire ogni tipo di finitura anche i modelli più classici sono oggi disponibili in molteplici varianti di colore.

Quali sono le garanzie che chiedete ai vostri fornitori per raggiungere l'eccellenza produttiva sotto ogni aspetto?
Per Mandelli1953 ottenere l'eccellenza produttiva significa avere ogni processo produttivo al proprio interno o sotto il diretto controllo del reparto produttivo. La materia prima, made in Italy al 100%, è sempre certificata e verificata dal laboratorio interno.

Quali sono i temi sui quali state lavorando maggiormente? Su quali aspetti è oggi concentrata la vostra ricerca? Materiali, dimensioni, finiture…
Su questi temi ci stiamo muovendo a 360°. Innanzitutto i materiali: la maniglia Juno realizzata in cemento, applicazione coperta da brevetto, sta riscuotendo un incredibile successo presso gli architetti di molti Paesi; ugualmente apprezzata la possibilità di rivestire molti modelli di maniglie in pelle scegliendone colore, aspetto e perfino la cucitura. Sul versante più "tradizionale" delle finiture su ottone abbiamo di recente presentato due nuove finiture: il "modern bronze" in PVD, garantito 30 anni, e la grafite. Quest'ultima finitura è oggi fra le più richieste dal mercato, specie sui nuovi modelli come la maniglia "Fusilla" disegnata da Alessandro Dubini.

Come si raggiunge il perfetto connubio tra prestazioni ed estetica? Oggi quale dei due aspetti finisce per essere preponderante sull'altro?
Una maniglia deve essere innanzitutto ergonomica, ovvero trasmettere una piacevole sensazione al tatto e alla presa. Questa la sfida posta ai nostri designer per combinare originalità e funzionalità. Persino una maniglia come la "Twee", disegnata da Massimo Cavana, dove ogni faccia della leva ha una diversa inclinazione e una diversa riflessione della luce consente una pratica apertura di porte e finestre.

Uno degli aspetti fondamentali all'interno della vostra attività è senza dubbio la formazione, necessaria soprattutto per quanto riguarda le tecnologie più evolute. In questo senso come gestite il rapporto con i vostri serramentisti?
Anche se la maniglia è considerata come un oggetto semplice per installazione e utilizzo abbiamo di recente redatto un manuale tecnico e un video tutorial, disponibile su Youtube, per un rapido e corretto montaggio.

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