La parola ad Antonio Corengia di Mandelli1953

Maniglia TWEE cromo, disegnata da Massimo Cavana

La forza di Mandelli1953 è l'artigianalità delle levorazioni e i macchinari moderni che danno vita a oggetti preziosi apprezzati in molti Paesi del mondo.

Antonio Corengia, Amministratore di Officine Mandelli Srl
Antonio Corengia, Amministratore
di Officine Mandelli Srl

Una storia d'eccellenza, un percorso fatto di tappe significative, un epilogo positivo dopo un periodo di sofferenza. Ci può riassumere in breve i passaggi fondamentali di Mandelli dal 1953, anno di inizio della produzione di maniglie a oggi?
La storia di Mandelli1953 comincia come quella di tante imprese artigiane di Besana Brianza e dintorni che, dopo la seconda guerra mondiale, producevano manigliette per mobili, appendiabiti, appendi asciugamani, appendi pattine in ZAMA. I titolari dei laboratori più piccoli si recavano direttamente dai ferramenta di Meda, Monza o Milano su una bicicletta Ballon, (che richiamava la mitica salita del Ballon d'Alsace), particolarmente indicata per affrontare i declivi brianzoli con tutta la mercanzia da vendere sui portapacchi. Dal 1953, la strada del fondatore Rodolfo Mandelli inizia invece a essere tutta in discesa: l'imprenditore ingrandisce la sua officina, compra nuovi macchinari e converte la sua produzione di portabiti, pomoli e maniglie per mobili, coprinterruttori e riloghe nel più nobile ottone. La ricostruzione edilizia gli offre l'occasione di creare anche maniglie per porte e finestre in questo lussuoso materiale. Da subito, Mandelli spicca fra tutte come un'azienda provvista di una diversa fisiologia. Nel tempo, Rodolfo consegna le chiavi di questa passione al figlio Ambrogio Mandelli che, grazie alla sua grande creatività e professionalità, espande l'attività fino ad avere 100 dipendenti. Con la scomparsa dell'Ingegnere, si è chiusa una porta, ma nel 2012 se ne è aperta un'altra: quella delle attuali Officine Mandelli. L'azienda si è trasferita in un più  avanzato e razionale stabilimento a Senna Comasco (Como), dove una nuova proprietà ha dato rinnovate energie e investito in risorse innovative per il futuro.

Mandelli è dal 2012 parte del Gruppo Erco. Quali sono stati i motivi che vi hanno spinto ad acquisire questa realtà così importante e quali le prime scelte strategiche che avete attuato per rilanciarla?
Erco da tempo aveva scelto come proprio fornitore Mandelli in base alle peculiari caratteristiche delle sue maniglie, che ieri come oggi ben si accordano alla qualità degli infissi Erco. Produzione interamente "made in Italy", grande attenzione alla qualità e la garanzia al consumatore di un prodotto durevole e affidabile sono valori che entrambe le aziende pongono alla base della loro attività. In quel periodo Erco, con la collezione SHADE disegnata da Giuseppe Bavuso, introduceva il design, nella sua più pura ed elevata accezione, nel mondo delle chiusure per esterni. Un'azienda come Mandelli1953, capace di grande creatività e versatilità, ben si accordava con l'idea complessiva di legare design e chiusure.

La produzione di Mandelli è 100% "made in Italy". Cosa vuol dire produrre oggi in Italia e quali plus garantisce in un mercato in cui si sono affacciati produttori esteri molto aggressivi?
Produrre in Italia non è difficile, è difficilissimo e i motivi sono ben noti e chiari a tutti; tuttavia esiste un patrimonio di conoscenze tecniche e – vorrei dire – artistiche, che rendono unico il nostro Paese, in modo particolare l'area della Brianza. La grande forza e quindi l'attrattiva che il prodotto Mandelli1953 esercita in molti Paesi del mondo nasce proprio dal sapere artigianale delle persone che ogni giorno, con macchinari moderni e con lavorazioni ancora a mano, danno forma a oggetti preziosi per le loro finiture e forme. Questo sapere non è facilmente riproducibile né acquistabile ed è quello che ci differenzia rispetto a molti altri produttori, in particolare esteri.

Ricerca e innovazione sono da sempre nel dna dell'azienda. In quali direzioni state maggiormente lavorando?
Abbiamo lavorato e stiamo lavorando in due direzioni: da un lato un design sempre più minimale delle componenti tecniche della maniglia, mi riferisco alle rosette e bocchette flat, di soli 6 mm di spessore e senza necessità di lavorazioni aggiuntive; dall'altro abbiamo presentato in occasione della fiera Big5 a Dubai l'abbinamento di due materiali preziosi: ottone e marmo, oggi di particolare tendenza nell'arredamento. A breve presenteremo una particolare novità, che consiste nell'utilizzo di materiali sempre più pregiati per le maniglie.

Il designer Massimo Cavana
Il designer Massimo Cavana

Quali tipologie di prodotto compongono oggi l'offerta Mandelli?
Oggetto principale della produzione sono maniglie per porte e finestre, declinate anche nelle versioni per ingressi, scorrevoli e così via; a queste si abbinano maniglie per mobili, appendiabiti e fermaporta. Un'interessante e particolare linea di prodotti di Mandelli1953 sono le riloghe per tende, in particolare i bastoni decorativi, disponibili con design moderno e classico.

Quali sono i materiali d'elezione per Mandelli e quali le nuove finiture che avete introdotto?
Mandelli1953 produce esclusivamente maniglie con i loro accessori in ottone, sempre 100% "made in Italy". Da sempre, per rispetto della propria clientela, si è scelto di non utilizzare materiali meno nobili e più economici. Altro vantaggio dell'offerta di Mandelli1953 è l'ampia gamma di finiture, ben 17, che vanno dalle più classiche alle più particolari, come il bronzo scultura, recentemente introdotto. Altra simpatica e sorprendente finitura è la Velvet collection, ovvero maniglie rivestite con un procedimento di floccaggio, che dona alla presa una particolare sensazione di morbidezza e calore, con la possibilità di scegliere fra innumerevoli colori.

Dal punto di vista progettuale state sviluppando collaborazioni con nuovi designer? Il design dei prodotti è cambiato assumendo forme più contemporanee? I modelli in stile classico sono ancora una parte importante della produzione?
Nel 2012 abbiamo iniziato una fruttuosa collaborazione con il designer olandese Piet Billekens, che ha dato vita a tre modelli di successo – FENIX, CALLAS e CARRÈ – dal design contemporaneo e mantenendo una grande attenzione all'ergonomia. Con il nuovo catalogo, di prossima uscita, presenteremo la maniglia TWEE disegnata da Massimo Cavana: una maniglia inedita, dove nessun piano è parallelo all’altro. Infine stiamo lavorando con un altro giovane e brillante designer, Alessandro Dubini, su una linea di prodotti per il mercato americano, ma non solo, e su maniglie costruite con materiali inediti ed esclusivi. La produzione Mandelli1953 oggi è divisa in quattro "mood": Design, Contemporary, Classic e Tuscany. La gamma è quindi equilibratamente suddivisa fra  modelli di gusto moderno e gusto classico, un classico molto equilibrato e non  ridondante, indicato per ambienti tradizionali e di gusto.

Più in generale quali sono i programmi di sviluppo futuro dell'azienda? Su quali aspetti pensate ci sia più lavoro da fare? Produzione, export, marketing, nuovi prodotti…
In tutte le aree il lavoro da fare è ancora tanto e molte sono le sfide avvincenti che ci attendono. Sicuramente, dal punto di vista del marketing dobbiamo proseguire nel rafforzamento del marchio, aprirci a quei Paesi che iniziano oggi ad apprezzare il bello, il design italiano e naturalmente perseguire sempre l'obiettivo di qualità e affidabilità del prodotto, che è la nostra mission.

www.mandelli.it

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome