Lavorare il legno: macchinari avveniristici per finiture personalizzate

Aggiornamento dei processi, seguendo Industria 4.0, e proposte innovative per garantire soluzioni esclusive

Trent’anni di esperienza per una realtà dedicata alla lavorazione del legno nelle sue diverse declinazioni: si tratta di C.M. Macchine, azienda del vicentino forte della capacità di produrre internamente le proprie macchine. Fra i punti di forza della produzione, l’attenzione verso macchinari come impregnatrici e rusticatrici, in grado di offrire un’ampia varietà di finiture e, quindi, di garantire la personalizzazione del progetto.

Come sottolineato dal nome, le rusticatrici offrono la possibilità di “rusticare” e antichizzare travi, tavole, perline e pavimenti di legno. Specifiche spazzole abrasive, infatti, deformano la superficie trattata, donando al legno l’effetto sabbiatura. Le impregnatrici, invece, sono utilizzate per verniciare elementi finiti con vernici all’acqua o a solvente. Ma queste sono solo due fra le varianti di macchine per la lavorazione del legno proposte da C.M. Macchine; dall’intervento di Mariano Cattelan, responsabile commerciale, le principali caratteristiche sull’identità e sul percorso di innovazione dell’azienda, fra Industria 4.0 e attenzione verso l’impatto ambientale.

 

 

Quali sono i vostri obiettivi aziendali?

Il nostro obiettivo primario è costruire macchine per la lavorazione del legno che rappresentino il miglior compromesso tra affidabilità e innovazione tecnologica, senza rinunciare ovviamente alla qualità dei prodotti che ci contraddistingue da oltre trent’anni.

Altrettanto importante per noi è la soddisfazione del cliente e la ricerca costante per creare un prodotto che più si adatti alle proprie esigenze.

Come è organizzata la filiera produttiva?

La nostra filiera produttiva è principalmente interna per quanto riguarda la progettazione, l’assemblaggio e l’assistenza tecnica al cliente. Esternalizziamo, invece, tutta la produzione dalla carpenteria metallica alla componentistica elettronica ed elettrica.

Chi si occupa della progettazione dei vostri macchinari?

La progettazione dei nostri macchinari è completamente interna, il nostro ufficio tecnico è altamente qualificato e specializzato e vanta almeno 20 anni di esperienza nel settore legno. Indispensabile è anche il supporto dell’ufficio commerciale che propone nuovi spunti e migliorie richieste dal mercato e dai clienti. Non meno importante è anche il contributo che costantemente apportano i nostri addetti alla produzione che, in itinere, danno suggerimenti per migliorare l’aspetto meccanico del macchinario.

Quali sono le principali novità del vostro settore?

Nell’ultimo periodo si è parlato molto di Industria 4.0 e, in effetti, nel nostro settore si nota una corsa all’automazione industriale dei macchinari per rientrare negli standard richiesti dal ministero dello Sviluppo economico. Un’altra tendenza che osserviamo è la ricerca di nuove finiture superficiali per il legno come, per esempio, l’effetto rustico che mira a evidenziare la naturale venatura del legno.

Come interpretate l’innovazione e in quali aspetti si concentra, secondo il vostro punto di vista?

L’innovazione si sta sicuramente concentrando sull’automazione industriale che mira a integrare alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business, aumentare la redditività e la qualità produttiva degli stabilimenti. Inoltre, come già accennato, forte è la richiesta di macchinari che forniscono nuove finiture superficiali.

Per rispondere alle esigenze di mercato, C.M. Macchine adegua le proprie macchine agli standard richiesti da Industria 4.0 su richiesta dei clienti interessati e può vantare un’ampia gamma di macchine rusticatrici che eseguono le più svariate finiture superficiali.

Quali sono i vostri prodotti di punta?

I nostri prodotti di punta, per quanto riguarda il settore del serramento, sono le macchine impregnatrici e le macchine rusticatrici perché forniscono al cliente il mezzo per ottenere la verniciatura e la finitura delle superfici, mentre per gli altri settori i prodotti maggiormente richiesti sono le piallatrici e le giuntatrici Finger joint.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?

Il nostro principale mercato è l’Europa ma abbiamo venduto e vendiamo macchine per la lavorazione del legno in tutto il mondo.

Quali scelte si possono mettere in atto per ridurre l’impatto ambientale delle vostre macchine?

Le nostre macchine hanno un minimo impatto ambientale, tuttavia, per ridurre l’impatto delle impregnatrici, in particolare, abbiamo ideato un chiarificatore delle acque il cui scopo è quello di purificare le acque di lavaggio della macchina che contengono residui di vernici a base d’acqua o di solventi. Tramite questo depuratore si riesce a separare l’acqua dalla vernice che viene trattenuta da un apposito sacco filtrante.