Guidata dalla seconda generazione Agosto, Agoprofil si presenta come una realtà attenta a innovazione, sostenibilità e rispetto delle tradizioni
È Marco Agosto, Ceo Agoprofil, protagonista di questo racconto dedicato a un’azienda familiare, arrivata alla seconda generazione e concentrata nella produzione di porte realizzate coniugando la passione per il legno, il legame con le maestranze locali e la spinta verso l’innovazione, tanto in ambito di filiera che di prodotti.
Intervista a Marco Agosto, Ceo Agoprofil
Potete tracciarmi un breve profilo di Agoprofil, dalla storia alla filosofia aziendale?
Agoprofil è stata fondata da mio padre Francesco a Belvedere Langhe nel 1972, inizialmente come laboratorio di falegnameria. Successivamente, ci siamo specializzati nella fornitura di componenti sia agli altri artigiani che alle aziende che poi sono diventate nostre dirette concorrenti.
In questi anni abbiamo accompagnato l’evoluzione che ha visto via via le falegnamerie perdere quote di mercato in favore delle aziende che hanno industrializzato modelli di porte sempre più complessi. Come produttori a tutto tondo, abbiamo impostato le nostre strategie di crescita coniugando lo spirito delle origini alla capacità di sviluppare collezioni sempre nuove. Per noi il richiamo alla tradizione non va inteso come un limite bensì come un punto di riferimento che orienta le scelte dell’azienda e ne definisce la continua spinta all’innovazione. Oggi io e mia sorella Ornella rappresentiamo la seconda generazione della famiglia Agosto alla guida di Agoprofil.
Come è organizzata la filiera produttiva?
La nostra è una filiera corta, che si basa sulla selezione attenta del legno e mantiene tutto il ciclo di progettazione e lavorazione all’interno dell’azienda, con una programmazione estremamente ravvicinata di tutti i processi, per non appesantire inutilmente il magazzino.
Anche l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e la valorizzazione degli scarti di lavorazione rientrano in un modello organizzativo che tende alla riduzione degli sprechi e all’ottimizzazione continua.
Che ruolo ha la sostenibilità ambientale in Agoprofil? Avete ottenuto certificazione di prodotto o di filiera?
La sostenibilità per noi ha un ruolo centrale, a partire dalla selezione e dalla tracciabilità della materia prima legno. Non trascuriamo, però, l’utilizzo di vernici all’acqua che preservano la salute, innanzitutto, di chi costruisce una porta Agoprofil e di chi la sceglie per la propria casa. Al di là del prodotto finito, ridurre l’impatto ambientale è un impegno continuo che coinvolge necessariamente tutti i processi dell’azienda: dall’utilizzo di fonti di energia rinnovabili alla gestione di ordinativi e flussi di magazzino per evitare sprechi e ottimizzare l’utilizzo delle risorse.
Anche in questo campo, la nostra attitudine al miglioramento si esprime nella certificazione ISO 9001:2015 per la gestione dei sistemi di qualità.
In che direzione si sta muovendo l’innovazione?
Per quanto ci riguarda, l’innovazione non si concentra in una sola direzione, ma percorre diverse strade parallele.
Innanzitutto nei processi produttivi, perché per un’azienda come la nostra, nata come attività artigianale, innovare vuol dire prima di tutto trovare una sintesi tra il saper fare dei maestri del legno e l’efficienza tipica della manifattura italiana.
Il processo creativo nasce dal dialogo costante tra azienda e punti vendita sul territorio
Senza trascurare l’importanza del colore, mai come oggi presente in diverse tonalità e sfumature. In definitiva, però, credo che potremmo considerare tutti questi punti frutto della più grande innovazione che ha coinvolto il nostro settore negli ultimi anni: la trasformazione della porta da oggetto funzionale a elemento di arredo e design.
Esiste ancora un prodotto di punta, come proposta principale?
In un certo senso il concetto stesso di prodotto di punta è ormai superato. I gusti dei consumatori, infatti, sono cambiati e richiedono una personalizzazione sempre più spinta di ogni modello di porta, perfino all’interno di una stessa linea. Per noi sarebbe difficile trovare dati omogenei anche se prendessimo in considerazione i prodotti venduti in una determinata zona geografica.
Parlerei, piuttosto, di linee di tendenza che caratterizzano trasversalmente tutti i modelli più richiesti. Tra queste, registriamo un interesse crescente per le porte laccate, soprattutto bianche e, parallelamente, una predilezione per tutte le sfumature del legno, con una prevalenza di noce, ebano e rovere.
Dal punto di vista tecnico, le preferenze dei nostri clienti vanno alle porte scorrevoli e ai modelli con “ferramenta a scomparsa”, che mettono in evidenza l’anta e nascondono i meccanismi di chiusura.
Quali sono i vostri mercati di riferimento, sia dal punto di vista geografico che riguardo all’ambito d’azione?
Il nostro mercato è ben distribuito e copre praticamente tutti i continenti. Oltre all’Italia, vendiamo le porte Agoprofil principalmente in Germania, Russia, Est Europa, Stati Uniti, Australia, Cina, Messico, Sud America e alcuni Paesi dell’Africa.
Lavoriamo soprattutto nel settore residenziale ma anche nel contract stiamo registrando risultati interessanti, con ottime prospettive di crescita. In questo caso, il nostro vantaggio competitivo è quello di poter declinare oltre il 50% del nostro catalogo di porte interne anche in versione tagliafuoco.