Porte blindate: un’impresa industriale con un cuore artigiano

Porte blindate

Intervista a Marco Biancolin, amministratore delegato Oikos, che descrive i traguardi raggiunti dall'azienda

La tradizione come punto di partenza ma solo se abbinata ad altre filosofie produttive, dalla lean manifacturing all’attenzione verso il “fare impresa”: Oikos, specializzata nella realizzazione di “architetture di ingresso di alta gamma”, guarda al futuro declinandolo in diverse direzioni. Prodotti su misura, filiere ottimizzate, attenzione verso il design e sostegno da parte di una rete commerciale che spazia dagli Stati Uniti all’Asia sono alla base della politica aziendale. Marco Biancolin, amministratore delegato Oikos, ne descrive i traguardi raggiunti, i prodotti di punta, gli interlocutori e i mercati di riferimento.

Potete tracciarmi lo scenario di Oikos oggi? Quali sono i progetti di maggior calibro e gli obiettivi per il futuro?

Porte blindateOikos oggi è ciò che abbiamo voluto diventasse: un’azienda industriale che non ha perso di vista il valore del “su misura”, di una mano artigiana che riesce a cesellare il legno e a creare esattamente quello che il cliente desidera. Abbiamo i reparti produttivi gestiti in lean manufacturing, ma il plus  umano è comunque insostituibile. Amiamo definirci “un'impresa industriale con il cuore artigiano”. Anche la sensibilità verso la cultura è insita nelle radici di Oikos. Da sempre siamo ancorati alla tradizione, alla tradizione territoriale della vicina e bellissima Venezia. Nelle nostre porte blindate sono presenti il vetro, lo smalto, l’ottone, il cemento. La Basilica di San Marco ci ha ispirati, così come l’Arsenale, la Biennale, le antiche scuole di mestieri. Un particolare riferimento va alla Scuola Grande di San Rocco dove l’anno scorso abbiamo portato oltre 1.000 architetti internazionali per un convegno di relatori illustri, tra cui Philippe Daverio e Stefano Boeri. Di occasioni di confronto professionale e culturale ne creiamo molte, con immersioni nel designiconico, nel mondo dell’arte figurativa così come nell’opera lirica o ancora in quella architettonica. Amiamo studiare, capire, condividere. E crescere.

Quali traguardi ha raggiunto l'automazione? 

Come anticipato, la nostra produzione è gestita in lean production. Vengono ottimizzati gli spazi, i tempi, gli stoccaggi. Nel reparto produttivo abbiamo 7 magazzini verticali di ricambi. Sono totalmente automatizzati e prelevano roboticamente i pezzi necessari per la costruzione di una particolare porta la cui composizione è stata preventivamente caricata sul sistema. Di fondamentale importanza anche la presenza di una navetta/shuttle automatica che preleva il prodotto finito e lo depone nelle scaffalature dell’apposito magazzino durante il giorno, mentre la notte si organizza preparando le porte in spedizione il giorno seguente.

Come collaborano automazione, domotica e Iot?

All’interno del ciclo produttivo i sistemi automatizzati permettono di abbattere, se non di azzerare, lo sforzo fisico del lavoratore; la componente di domotica consente, invece, il coordinamento fra l’automazione e le lavorazioni manuali durante l’intero ciclo produttivo.

Quali sono i vostri prodotti maggiormente richiesti e perché?

Le linee di Oikos sono in tutto sei, volendo considerare il sistema integrato porta-parete Sws (Synua wall system) come una variante applicativa e non come una linea vera e propria. Project è la blindata per ambienti interni e per il contract alberghiero.

Evolution è una soluzione altamente versatile, disponibile anche nella versione Evolution 3TT per installazioni in costruzioni con certificato energetico CasaClima Gold. Synua è l’ammiraglia di casa, una soluzione a bilico verticale di grande impatto scenico che può raggiungere i 5 metri di altezza per i 2,2 di larghezza. Tekno è una “Synua in miniatura” per le alte prestazioni che garantisce.

Come anticipato, Synua wall systemè un sistema integrato porta blindata-parete che, sfruttando la complanarità della porta, crea dei contesti di arredo uniformi ed esclusivi. Vela è una blindata ad apertura scorrevole. Infine, c’è Nova, ultima nata, una blindata completamente in vetro.

Dovendo rispondere per storicità dei prodotti, la risposta potrebbe essere Synua, ma significherebbe fare un torto alla versatilità di Evolution o all’originalità di una blindata in vetro inserita in una parete anch’essa vetrata. Diciamo che, quindi, Synua viene favorita per l’effetto scenico e in contesti ampi, Tekno per la le altissime prestazioni, Evolution per le infinite possibilità di rivestimento, Project per la leggerezza e i dettagli, Vela per il movimento scorrevole dell’anta che favorisce il passaggio tra un ambiente e l’altro senza rubare spazio, Nova per la luce che fa entrare negli ambienti, portando le bellezze dei paesaggi all’interno degli ambienti domestici. Ogni linea ha i propri plus.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?

Oikos è un’azienda italiana che progetta e produce le proprie porte interamente nello stabilimento di Gruaro. Il made in Italy è un nostro punto di forza importante, sia in Italia che all’estero. Siamo presenti in America con nostri uffici. Abbiamo nostre rappresentanze negli Emirati Arabi, in Asia e in Europa, con particolare riferimento a Francia, Germania, Inghilterra e Russia. Negli anni il mercato estero è divenuto sempre più importante, sostenuto da collaborazioni con architetti internazionali che ci hanno scelti per edifici di prestigio.

A chi vi rivolgete?

Ci rivolgiamo con particolare attenzione agli architetti, ai progettisti e agli interior designer, pur non trascurando gli installatori e i serramentisti. Cerchiamo di coinvolgerli con attività periodiche sia presso la nostra sede che sul territorio, con road-show o eventi in cui fare emergere il valore del brand, la forza del prodotto e il percorso vissuto per arrivare al risultato finale. Cerchiamo di essere trasparenti e coinvolgenti, appunto, perché solo attraverso la sinergia e l’empatia si può costruire qualcosa di condivisibile e di utile.

In che direzione sta andando l'innovazione?

L’innovazione è l’aria che si respira: se non innovi, lentamente ti spegni. Ho presente esempi di aziende virtuose che, per essersi adagiate su fasi stabili, si sono improvvisamente trovate fuori, non più competitive, non più interessanti per il mercato. L’innovazione è fondamentale per restare al passo, per ottimizzare i prodotti e i processi. Va anche detto, però, che gli anni di contrattura economica che il mondo ha vissuto hanno insegnato l’equilibrio, la ponderatezza prima del cambiamento, l’importanza del potenziale umano nel “fare impresa”. E dunque innovazione sì, ma arricchita di cultura storica, di competenze artigiane, di visione d’insieme orientata al futuro, ma vigile nell’oggi.

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