Porte tecnologiche: dalla maestria artigiana, la storia di un’evoluzione

Porte tecnologiche

Michele Fiorese, direttore commerciale di GD Dorigo, spiega le soluzioni industriali e più produttive per costi contenuti e competitivi

«È una delle principali realtà industriali italiane. Grazie alla lungimiranza del suo fondatore Guido Dorigo e, in seguito all’inserimento dei figli Omar e Gianmaria, oggi GD Dorigo spa è riuscita a evolvere con successo l’eccellente maestria artigiana in processi d’industrializzazione avanzati, nell’ambito della produzione di porte d’arredo per interni e di porte tecnologiche per il comparto dell’edilizia professionale come ospedali, alberghi, scuole e uffici», racconta Michele Fiorese, direttore commerciale di GD Dorigo. A oggi l’azienda conta più di 90 addetti su una superficie produttiva totale di 40.000 mq, distinguendosi sul mercato grazie allo sviluppo integrale di ciascun componente relativo alla porta e alla garanzia di un controllo totale e qualificato sull’intera filiera.

Ed è a partire dai prodotti, per poi disegnare uno scenario più ampio, che Michele Fiorese descrive la realtà aziendale.

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Quali sono i prodotti di punta di GD Dorigo e dove vengono applicati?

Porte tecnologicheLa nostra produzione spazia in molteplici settori: hospitality, con una maggiore possibilità di personalizzazione dei prodotti, ospedaliero, che tratta la realizzazione di prodotti maggiormente standardizzati secondo le normative vigenti, ma adattabili ad eventuali esigenze, siano esse di carattere acustico, igienico sanitario o di sicurezza, e, infine, il settore residenziale che, a oggi, è quello che offre maggiori opportunità di sviluppo anche in ambito di ricerca e di nuove soluzioni di design.

Per un design “minimal” è possibile scegliere tra l’intera gamma di colori ral opachi o tra molte essenze pregiate
Ambito sempre crescente e in continuo sviluppo è il prodotto Plantext, porte in laminato continuo, che ci consente di spaziare sempre in nuove finiture materiche in grado di esprimere soluzioni estetiche ricercate, creando una propria identità. Anche le finiture laccate con particolari disegni di incisione sono tra le soluzioni più richieste. Nonostante questo, le porte di legno con impiallacciature di pregio, ricche dei vari disegni a intarsio o laccate, rimangono il fiore all’occhiello dell’azienda, e nuove tecnologie e design le rendono sempre attuali.

 

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In quale direzione sta andando l’innovazione per la vostra azienda?

Nuovi materiali di rivestimento, prodotti sempre più fruibili, tempi di consegna sempre più rapidi e miglior servizio saranno gli aspetti vincenti del futuro. Per quanto riguarda l’innovazione, dal punto di vista applicativo abbiamo introdotto soluzioni estetiche minimaliste come le porte raso muro Eterea ES30 con telaio di alluminio progettato per facilitarne l’applicazione su qualsiasi tipologia di parete. Il telaio ha la possibilità di accogliere qualsiasi tipo di pannello, siano essi laccati o con finiture materiche, e Plantext, offrendo una vasta gamma di opportunità.

Quali sono i settori dell’edilizia con cui avete maggiori collaborazioni e perché?

Il settore residenziale è quello che oggi offre alla nostra azienda maggiori opportunità, sia dal punto di vista dei numeri sia per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo di nuovi modelli. Puntiamo, naturalmente, all’apertura di nuovi mercati in diverse aree internazionali, in questo caso il contract è il veicolo che permette uno sviluppo maggiore con tempistiche limitate.

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A quali mercati vi rivolgete?

Alcuni mercati che fino a qualche anno fa offrivano maggiori opportunità, come Russia, Est Europa ed Emirati, oggi non sono facilmente presidiabili. Rimane comunque invariato il nostro impegno nel ricercare e servire tutti i mercati internazionali interessati alla porta made in Italy.

Vi avvalete di designer esterni o avete un reparto di progettazione interno?

Generalmente, ci ritroviamo a discutere dei progetti e a sviluppare idee con l’intero team (proprietà, tecnici, commerciali, marketing eccetera), in altri casi ci avvaliamo di proposte esterne di architetti o designer, come è avvenuto per la realizzazione della collezione Iki, firmata dallo studio Giugiaro, o per la collezione Art, dove le stampe digitali sono ricavate da disegni esclusivi di Raimondo Sandri.

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Quali sono le ultime tendenze stilistiche, secondo la vostra percezione, nel settore delle porte?

Senza dubbio la ricerca di materiali esclusivi, soluzioni di apertura e applicazioni innovative. Le porte seguono le tendenze del mondo dell’arredamento. Negli ultimi anni l’inserimento nel settore di aziende che mirano a una distribuzione più economica del prodotto ha abbassato la qualità, sia nel mondo del mobile sia nel nostro settore. Fino a qualche anno fa le porte erano distribuite da specialisti del settore come falegnamerie o showroom, oggi, invece, anche centri per l’edilizia o ceramisti distribuiscono il prodotto a prezzi vantaggiosi. Tutto questo non stimola solo la ricerca di nuove soluzioni di design, ma ci porta inevitabilmente alla ricerca di soluzioni produttive più tecnologiche e industriali di prodotto, con l’obiettivo di ottenere costi più contenuti e competitivi. In controtendenza, noi abbiamo cercato di alzare l’asticella, stimolando il mondo dell’architettura con l’introduzione di nuovi modelli che si pregiano di rivestimenti esclusivi di metallo o materici.

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Vi occupate anche di complementi d’arredo? Vengono studiati seguendo le collezioni delle porte?

GD Dorigo propone una collezione di complementi d’arredo che, oltre a ripiani, cassettiere e altri accessori, offre la possibilità di scegliere tra alcune soluzioni di porte scorrevoli o a battente con profili perimetrali di alluminio e cristalli centrali, boiserie da abbinare alle finiture delle porte di legno, laccate o in laminato continuo Plantext. Si tratta di una nicchia di mercato molto particolare.

Lo stesso vale per le porte scorrevoli che trovano applicazione anche nella separazione dei locali fra il soggiorno e la cucina o la zona notte; mentre le boiserie, data la caratteristica tecnica di applicazione, sono fruibili da una clientela che si avvale di personale più qualificato per la posa.

 

 

 

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