Porte per interni: artigianalità e design per infissi su misura

Un percorso guidato dall'attenzione verso la qualità, fra collaborazione eccellenti e innovazione costante: questa la realtà di Lualdi

“Qualità del prodotto e dei processi di lavorazione sono i valori storici di Lualdi”: con questo claim si presenta l’azienda italiana attiva nel campo delle porte per interni, dell’arredamento su misura e del contract, attraverso progetti di design di alta levatura.

Gestita oggi dalla quarta generazione familiare, Lualdi si propone di essere una manifattura “ad alto livello di conoscenza”. Fra i cardini di Lualdi, inoltre, anche la responsabilità sociale d’impresa e l’impegno verso il contenimento dell’impatto ambientale dell’azienda, attraverso la promozione di un uso sostenibile dei materiali e delle risorse.

 

Dall’intervento di Pierluigi Lualdi, delegato per il marketing, ricerca&sviluppo e per il contract, un excursus approfondito che tiene in considerazione tanto il percorso storico dell’azienda quanto le iniziative future.

Potete tracciarmi un breve profilo di Lualdi, dalla storia alla filosofia aziendale?

La Lualdi trae le proprie origini dalla tradizione dell’arredo su misura e dall’artigianalità. L’azienda risale alla metà del 1800 e ha avuto il proprio impulso di espansione nel secondo dopoguerra, grazie anche ad alcuni dei migliori architetti milanesi dell’epoca che hanno guidato l’azienda gradualmente dal campo del serramento per esterni all’interior design.

La generazione di mio padre ha avuto la fortuna di collaborare con nomi molto importanti dell’architettura, sin da quando erano giovani professionisti e non ancora nomi affermati. In particolare, è stato determinante per Lualdi l’influsso di Luigi Caccia Dominioni.

Questa esperienza rende tuttora l’azienda unica nel settore delle porte perché la struttura, dalla progettazione alle finiture, all’esecuzione, ci permette di interpretare ogni volta in modo diverso il significato del progetto di architettura che imprime la propria personalità nei prodotti che di volta in volta vengono realizzati.

Come è organizzata la filiera produttiva?

La filiera produttiva è sempre stata orientata ad avere un ciclo produttivo completo che copre tutte le lavorazioni, dalle materie prime alle finiture.

Chi si occupa della progettazione delle porte?

La progettazione nasce sempre dal connubio tra il progetto architettonico, il disegno industriale di progettisti esterni, con il nostro ufficio tecnico. Quello che rende famosa nel mondo Lualdi è, infatti, la propria capacità di poter adattare il prodotto a qualunque tipo di esigenza progettuale. Per questa ragione ci piace pensare alla porta fin dalle sue origini basandoci proprio su chi le porte le usa ed è con il progettista che ne definiamo immediatamente dettagli e caratteristiche.

Che ruolo ha la sostenibilità ambientale in Lualdi?

La sostenibilità è una priorità che fa parte del Dna dell’azienda. Curiamo la qualità delle materie prime e cerchiamo di diminuire l’impronta ecologica attraverso la nostra continua ricerca. Un impegno costante che ci permette di aderire alle principali richieste della certificazione Leed degli edifici e alla certificazione del ciclo di vita dei nostri prodotti principali.

Cosa significa per voi innovazione?

Per noi l’innovazione significa principalmente essere in grado di anticipare la domanda, Lualdi deve essere in grado di rispondere a richieste non prevedibili ma saper comunque dare una soluzione. Però, stiamo al contempo lavorando molto su materiale e ingegnerizzazione: per esempio, abbiamo recentemente presentato una libreria a parete intera rotante, come quelle dei film. Riuscire a muovere elettricamente una parete di oltre tre metri richiede un grosso impegno a livello di ricerca e devo dire che il risultato ci ha dato grandi soddisfazioni.

Quali sono i vostri prodotti di punta e perché?

I nostri prodotti di punta sono quelli che mirano a una integrazione originale tra la porta e la costruzione. Quindi, tutti i modelli che diventano un “sistema” con l’edificio e che con questo si uniscono. Siamo famosi anche per i nostri sistemi divisori, primo fra tutti Wall&door, in grado di dividere gli spazi, residenziali e contract, senza necessità di opere murarie.

A quali mercati vi rivolgete?

I mercati di riferimento rimangono, ovviamente, oltre all’Italia, gli Stati Uniti , la Russia e la Cina. Si tratta di paesi che amano il made in Italy ma, soprattutto, lo sanno riconoscere, l’attenzione verso il prodotto di qualità è molto alta e, quando riconosciuta, crea fidelizzazione.