Domotica, antintrusione e videocitofonia installate in un'abitazione progettata per salvare l'ambiente, senza fonti di energia e assicurando il benessere termico
La tecnologia è entrata a pieno in tutti gli aspetti della vita quotidiana di ogni individuo e in tutti i processi produttivi di lavorazione dei beni materiali. Inoltre, questa tendenza diventa sempre più diffusa anche per quello che riguarda il suo espandersi verso soluzioni tecnologiche integrate per l’automazione di ambienti residenziali, pubblici e urbani.
In questa casa, concepita secondo i più moderni criteri dell’edilizia eco-sostenibile, c’era l’esigenza di gestire al meglio, attraverso un unico sistema, tutte le automazioni presenti, dalla videocitofonia alle tapparelle, dalle aperture all’impianto Tvcc, dalle luci a led dimmerabili fino al controllo carichi. La soluzione doveva essere semplice e intuitiva da utilizzare, da parte dell’installatore e del padrone di casa, che dovevano accedervi sia in locale sia da remoto.
L’abitazione è stata completamente automatizzata attraverso il sistema domotico Came progettato per gestire al meglio tutti i dispositivi installati con il massimo del comfort e del benessere.
I moduli di controllo energia installati provvedono, in caso di eccessiva richiesta di potenza, a scollegare i carichi elettrici meno importanti e a ricollegarli in un secondo momento, in base a un ordine prestabilito dagli utenti.
Nella casa passiva sono stati anche installati un sistema antintrusione e un sistema di videosorveglianza composto da monitor, telecamere e videoregistratori digitali in grado di offrire il massimo della sicurezza. Completa la soluzione un sistema videocitofonico costituito da un posto esterno Thangram e un videocitofono vivavoce Futura IP a colori, con display Lcd da 7’’, provvisto d’interfaccia grafica utente, funzione di videosegreteria integrata e pulsanti soft touch, con sistema digitale Xip, installato a parete.
Intervista a Fabio Gatto, titolare Gatto Impianti
Questo progetto di domotica è stato studiato da voi insieme anche all’azienda Came e ai progettisti/costruttori?
Il progetto è stato realizzato da noi come Gatto Impianti. Ci siamo occupati di predisporre e sviluppare tutta la parte elettrica e di domotica, con ovviamente il supporto di Came.
Quali sono state le parti più delicate e rilevanti dell’elaborazione di questo progetto?
Al cliente abbiamo proposto Came perchè desiderava un’unica gestione dei vari dispositivi della casa e non tramite canali separati, perciò avevamo bisogno che tutte le unità installate potessero interfacciarsi. Came ha già nei suoi sistemi 4-5 servizi attivi e con un’unica app noi gestiamo antifurto, domotica tv, riscaldamento e condizionamento. Diamo così una gestione unica con un solo fornitore.
Di quale predisposizione delle parti dell’edificio necessita un progetto di domotica complesso come in questo caso?
La parte quadristica è molto importante. Se andiamo oggi in una struttura già esistente che possa avere 15 o 20 anni, troviamo già delle difficoltà. La domotica oggi funziona tutta a pulsante che, una volta premuto, attiva un comando che va ad azionare un modulo. Il problema più grosso, non è, quindi, montare o installare il pulsante, che comunque è montato dentro la scatolina 503 dove oggi è presente il frutto, ma trovare lo spazio necessario per il modulo che ha dimensioni importanti.
La parte di domotica ha bisogno, infatti, di modulistica con ingombri rilevanti che, in abitazioni già esistenti, non è presente. Quindi, le possibilità sono due: montare il quadro sopra quello esistente esterno oppure procedere con alcune opere murarie consistenti. Per ovviare a queste problematiche, qualche azienda sta sperimentando sistemi domotici wireless, soluzioni di certo intelligenti che supereranno tutte queste difficoltà appena descritte e che, probabilmente, rappresentano il futuro per la domotica; questioni che ovviamente non esistono nelle nuove costruzioni, dove un impianto di domotica è interamente progettato e integrato nella struttura in costruzione.
Che genere di manutenzione può richiedere un sistema di questo tipo?
Un progetto di domotica, in un tempo anche breve, ha bisogno di aggiornamenti. Quindi, i moduli devono essere aggiornati: per esempio, Came predispone aggiornamenti ogni 3-4 mesi e, di conseguenza, al primo intervento non urgente è necessario provvedere all’update della modulistica all’interno della casa. Non si tratta di una manutenzione, non si tratta d’interventi su meccanismi mobili, ma l’impiego dell’elettronica comporta una continua evoluzione e, se i moduli non sono aggiornati, il sistema risulta essere superato. Essendo Centro assistenza Came per il Triveneto ci occupiamo anche di questo, oltre a realizzare degli impianti ex novo.