Chiusure di sicurezza e antieffrazione, perché preoccuparsi?

Chiusure di sicurezza

Le chiusure di sicurezza e le loro componenti sono in continua evoluzione, in linea con l’innovazione nel settore delle serrature intelligenti e della richiesta di efficienza energetica, fra nuovi materiali e protocolli smart

È a partire dalla percezione della sicurezza di ciascuno che, poi, prendono avvio le conseguenti azioni del singolo, quindi, l’installazione di chiusure di sicurezza e la scelta di soluzioni capaci di far salire il senso di serenità all’interno degli involucri edilizi. In questo ambito, l’Istat – Istituto nazionale di statistica – ha recentemente redatto l’indagine “Sicurezza dei cittadini”, che fornisce un quadro articolato sulla preoccupazione di subire reati e sulle dirette conseguenze.

Obiettivo Connettere tecnologie e protocolli con materiali e design in linea con le tendenze dell’architettura
Effettuata su un campione di 50.351 individui, nel biennio 2015-2016 e pubblicata a fine 2018 dopo la rielaborazione dei dati e dei contenuti, l’indagine sottolinea come, negli anni, sia stato registrato un miglioramento generalizzato nella preoccupazione, ma rimanga un senso di insicurezza al quale i cittadini reagiscono con strategie di difesa individuali e personali. Concentrandosi sugli spazi dell’abitare e sulle soluzioni messe in atto per rendere gli involucri più sicuri, l’Istat sottolinea come il 72,1% delle famiglie abbia almeno un sistema di sicurezza per l’abitazione e il 55,7% adotti anche modalità di difesa alternative, come lasciare le luci accese quando si esce o chiedere ai vicini di controllare. A partire dalla prima cifra, il 72,1%, si apre il mercato dedicato proprio all’offerta di soluzioni per le chiusure di sicurezza, quindi, porte blindate e relativa componentistica. Anche in questo ambito l’innovazione la fa da padrone e le proposte di nuova generazione comprendono alti requisiti di sicurezza ma non solo: i fattori determinanti nel definire la qualità di una porta blindata, per esempio, sono anche i coefficienti legati all’isolamento termico e acustico, l’aggiornamento tecnologico e l’installazione di sistemi all’avanguardia – aprendosi al mondo dell’IoT e delle serrature intelligenti.

 

Chiusure di sicurezza
Classe di sicurezza 6 - Porte per banche, orologerie, gioiellerie, protezione di documenti riservati, ambienti militari, ambasciate e impianti nucleari

Spazio, quindi, a sistemi per l’accesso digitale, all’apertura delle porte – cioè – attraverso tecnologie bluetooth che mettono in connessione il proprio smartphone con la serratura, attraverso il riconoscimento dell’impronta digitale o l’inserimento di codici che si generano seguendo successione di cifre e lettere sempre diverse, ogni volta che si vuole aprire la porta.

Se la qualità della porta, in termini di isolamento termico e di resa stilistica dipende strettamente dall’evoluzione dei materiali edili, fra spessori sempre più ridotti e performance più alte di pannelli e ferramenta (ne sono un esempio concreto le nuove blindate filomuro), l’evoluzione delle serrature deve far collaborare fra loro diverse discipline e tecnologie, dalla radiofrequenza (per i blocchi Rfid – Radio frequency identification, per esempio) all’elettronica, dai sistemi bluetooth a quelli capaci di riconoscere le identità biometriche. Una delle difficoltà, dunque, è stabilire una collaborazione efficace fra diverse tecnologie e protocolli, abbinandoli a materiali e design in linea con le tendenze della progettazione architettonica, oltre – non ultimo – l’allineamento verso le normative e il raggiungimento di criteri compatibili con la richiesta di detrazioni.

Chiusure di sicurezza
Classe di sicurezza 5 - Porte per banche, orologerie, gioiellerie, protezione di documenti riservati, ambienti militari e ambasciate

L’Istat e la porta blindata

Dall’indagine Istat dedicata alla percezione sulla sicurezza, emergono anche alcuni dati specifici relativi alle porte blindate. Nello specifico, Istat dichiara che «per difendersi dai reati, le famiglie utilizzano un’ampia gamma di azioni e comportamenti: dai più tradizionali, come la solidarietà fra vicini di casa, ai più tecnologici, come l’installazione di un impianto di allarme. Il 72,1% delle famiglie, infatti, ha dichiarato che la propria abitazione è dotata di almeno un sistema di protezione di tipo strumentale e il 55,7% adotta almeno una fra le azioni di difesa tradizionale.

Nel complesso, le più diffuse sono: la porta blindata – di gran lunga il sistema difensivo maggiormente utilizzato (51,3%), la richiesta ai vicini di controllare (32,4%), le luci accese quando si esce (27,3%), il bloccaggio delle finestre (26,4%) e le inferriate (23,6%) e, in percentuali minori, le luci esterne con accensione automatica, il dispositivo di allarme, l’assicurazione contro i furti e la cassaforte». In realtà, solo il 10% delle famiglie afferma di aver adottato un sistema difensivo per l’abitazione a seguito di un furto o di un reato subito, mentre il 43% lo ha fatto installare semplicemente perché aveva paura di subirlo.

Chiusure di sicurezza
Classe di sicurezza 4 - Porte per uffici di banche, orologerie, ospedali, impianti e laboratori industriali, villette signorili

C’è anche una differenza geografica fra le soluzioni adottate per incrementare il proprio senso di sicurezza. Secondo la ricerca, al Sud e nelle Isole sono meno numerose le famiglie che attuano strategie difensive e anche la richiesta di aiuto ai vicini è meno diffusa. Al Nord, invece, ci si difende di più e con metodi meno artigianali.

Chiusure di sicurezza
Classe di sicurezza 3 - Porte con rischio considerevole, uffici di edifici industriali, villette signorili

Inoltre, rispetto alla precedente rilevazione, datata 2008-2009, in generale diminuisce la quota di famiglie che si affidano a sistemi di difesa tradizionali e aumenta leggermente la quota di quelle che, invece, preferiscono sistemi di difesa più tecnologici.

Nello specifico, aumentano con regolarità l’installazione di porte blindate, dispositivi d’allarme, inferriate alle finestre e collegamenti delle abitazioni con i sistemi di vigilanza privata.

Chiusure di sicurezza
Classe di sicurezza 2 - Porte con rischio considerevole, uffici di edifici industriali

I primi tre sistemi, infatti, «sono ormai considerati elementi standard per le nuove abitazioni, spesso vendute già dotate di questi sistemi, almeno nei centri metropolitani», conferma l’Istat.

Le detrazioni

Con l’approvazione della legge di bilancio sono state confermate le detrazioni relative al “bonus sicurezza”. Nello specifico, gli elementi che concorrono nel garantire la sicurezza sono detraibili al 50%. La detrazione riguarda le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali come l’acquisto e l’installazione di una porta blindata (indipendentemente sia dal livello di sicurezza che dal modello), di cancellate, recinzioni, saracinesche, grate sulle finestre, serrature, oltre ad allarmi di videosorveglianza, vetri antisfondamento e rilevatori di apertura. Sul sito dell’Agenzia delle entrate, è possibile trovare tutte le informazioni pratiche.

Chiusure di sicurezza
Classe di sicurezza 1 - Porte con rischio normale, porta per magazzino merci di basso valore

Qualche dato...

Famiglie per dotazione di sistemi di sicurezza nell’abitazione
e uso di strategie di difesa per ripartizione geografica
(Anno 2015-2016, per 100 famiglie della stessa zona)
STRATEGIE DI DIFESA
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole Totale
Lascia luci accese quando esce 23,1 36,2 28,9 25,2 22,9 27,3
Chiede ai vicini di controllare 32,1 40,9 34,2 27,3 24,6 32,4
È collegata alla vigilanza privata 4,2 4,6 6,9 5,6 4,2 5,2
Ha cani da guardia 9,6 12,2 11,7 8,3 7,8 10,1
Possiede armi che non sono da caccia 3,4 4,1 6 3,3 4,6 4,2
Possiede armi da caccia 3,8 5 6,8 3,8 5,6 4,8
Assicurazione contro i furti 20,8 22,9 13,3 4,2 5,7 14,5
Almeno una strategia di difesa 54,6 66,7 60,6 46,6 46,8 55,7
SISTEMI DI SICUREZZA NELL’ABITAZIONE
Porta/e Blindata/e 62 44,8 52,7 50,4 35 51,3
Bloccaggio alle finestre 31,5 26,5 28,1 22,7 17,6 26,4
Inferriate a porte/finestre 23 25,6 29,4 21,9 14 23,6
Portierato condominiale/custode 6,7 1,6 7,7 5,5 2,6 5,2
Dispositivo di allarme 22,8 21,1 21,5 19,9 15,4 20,8
Cassaforte 12,1 12,9 21,5 11,6 10,8 14
Luci esterne con accensione automatica 24,8 32,4 22,6 14,9 11,6 22,3
Almeno un sistema di sicurezza 81,3 72,6 73,9 66,6 55,2 72,1
Famiglie che hanno adottato sistemi di sicurezza nell’abitazione
(anni 1997-1998, 2002, 2008-2009, 2015-2016, per 100 famiglie)
STRATEGIE DI DIFESA 1997-1998 2002 2008-2009 2015-2016
Lascia luci accese quando esce 20,60 22,3 23,8 27,3
Chiede ai vicini di controllare 43,20 40 39,4 32,4
È collegata alla vigilanza privata 4,30 4,1 4,7 5,2
Ha cani da guardia 14,30 11,8 9,9 10,1
Possiede armi che non sono da caccia 12,40 4,5 3,8 4,2
Possiede armi da caccia 8,8 7,2 4,8
Assicurazione contro i furti 16,10 15,6 18,7 14,5
Almeno una strategia di difesa 65,50 62,8 62,7 55,7
SISTEMI DI SICUREZZA NELL’ABITAZIONE
Porta/e blindata/e 36,60 40,8 46,7 51,3
Bloccaggio alle finestre 21,90 26,4 28,4 26,4
Inferriate a porte/finestre 20,00 21,4 3,2 23,6
Portierato condominiale/custode 8,90 7,1 5,9 5,2
Dispositivo di allarme 13,40 16 19,1 20,8
Cassaforte 10,60 13,5 15,3 14
Luci esterne con accensione automatica 22,3 21,9 22,3
Almeno un sistema di sicurezza 58,50 68,1 70,8 72,1

 

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