Domotica e automazione, la casa intelligente adesso è per tutti

Domotica

Dal mercato diversi aggiornamenti: le serrature biometriche sono disponibili ma non così comuni e la diffusione dei dispositivi legati all'automazione, all'IoT e alla casa smart è in crescita. Ecco il punto della situazione per il settore

Domotica e automazione, due facce della stessa medaglia, di quella tendenza, cioè, che vede la casa diventare sempre più intelligente e indipendente, perché capace, da sé, di regolarsi. L’obiettivo? Non solo rendere la quotidianità più semplice, ma anche incentivare il risparmio energetico e il controllo di consumi e spese, oltre che alzare il livello di sicurezza, considerata la possibilità di controllare gli edifici anche da remoto. Ma che differenza c’è fra automazione e IoT o domotica?

Domotica e automazione

Si può dire che la prima anticipa la seconda: più un sistema è automatizzato, più sarà semplice che compia il passo successivo, cioè che si metta in relazione con i sistemi legati all’Internet of Things e possa, così, chiudere il cerchio. Nel mondo dei serramenti, per arrivare su un piano concreto, laddove una porta o una finestra ospitino sistemi di apertura e chiusura studiati nell’ambito dell’automazione, arricchirli ulteriormente attraverso protocolli di comunicazione digitale farà sì che il loro uso sia reso più semplice per l’utente finale. Continuando con un salto di scala e arrivando alla definizione dei serramenti smart, cosa si intende, nello specifico, per infisso intelligente? Deve essere coordinabile da remoto, cioè via app o tablet, ma non solo. Dovrebbe offrire, infatti, servizi aggiuntivi, come il riconoscimento diretto dell’utente o la capacità di segnalare autonomamente eventuali pericoli – come le intrusioni – e avvertire direttamente chi si occupa della gestione della sicurezza.

Dalle analisi di mercato arrivano diversi aggiornamenti; se le serrature biometriche, quelle, cioè, dotate di sensori che riconoscono l’impronta digitale, sono disponibili ma non ancora così diffuse, ci sono comunque alcuni dati che registrano, con la certezza dei numeri, l’espandersi della diffusione dei dispositivi legati all’automazione, all’IoT e alla casa smart.

Domotica e automazione

La fonte è l’Osservatorio IoT del Politecnico di Milano che conferma come il mercato italiano dell’Internet of Things continui a crescere e a ritmi sostenuti. «Oggi», secondo la ricerca svolta sui dati relativi al 2018, «il mercato dell’IoT ha raggiunto il valore di 5 miliardi di euro, con un aumento del 35% rispetto al 2017, spianto sia delle applicazioni che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare (2,8 miliardi di euro, +27%) sia da quelle che utilizzano altre tecnologie di comunicazione (2,2 miliari, +47%).

La crescita del mercato italiano è in linea con quella degli altri Paesi occidentali, dove oscilla fra il +25% e il +40%, ed è trainata soprattutto dai servizi abilitati dagli oggetti connessi, che coprono ormai il 36% del mercato, pari a 1,8 miliardi di euro e in aumento del 44% rispetto all’anno precedente».

La stessa ricerca sottolinea come protagonisti del settore siano, in questi ultimissimi tempi, soprattutto gli assistenti vocali; come sottolinea anche Samsung, azienda specializzata e attiva nel settore, «gli home speaker rappresentano un nuovo elemento che sta vivendo un grande successo andando a occupare il 16% del valore totale di mercato». Ma dove si ritrovano questi dati nel settore dei serramenti? Sono tante le declinazioni possibili e, cercando di fare una prima distinzione schematica, si possono raggruppare in due grandi categorie, la prima dedicata alla sicurezza e la seconda più strettamente alla casa smart, intesa come “auto-regolatrice”.

Domotica e automazione
Ingenius vmc Ghost di Alpac - Nella versione touch screen è possibile visualizzare in ogni momento i dati sulla qualità dell’aria

Nella prima categoria troveranno il loro spazio le serrature intelligenti, i dispositivi per la sicurezza coordinati via app e controllabili attraverso il proprio telefono, i sistemi per chiudere o aprire le porte blindate e i cancelli anche da remoto, per far scendere la inferriate quando necessario, solo per fare qualche esempio.

Invece, faranno parte della seconda categoria tutti i dispositivi capaci di rendere la vita in casa più confortevole, quindi, spazio a sistemi capaci di aprire o chiudere le finestre in funzione dello studio di specifici parametri – dal meteo esterno alla qualità dell’aria indoor, di abbassare o alzare tende, parasole, veneziane rispondendo alla specifica volontà dell’utente che, magari, l’avrà chiesto all’assistente vocale di casa che, a sua volta, l’avrà comunicato ai singoli elementi, fra finestre e porte.

Comune denominatore, in tutte queste evoluzioni, la ricerca di sistemi user friendly (cioè, di semplice utilizzo), di soluzione per tutelare i dati sensibili, e l’impegno verso l’applicazione di protocolli comuni o aperti.

La tendenza in fieri, infatti, è riuscire a far comunicare fra loro i vari elementi intelligenti che compongono un edificio, per far sì che la loro gestione sia semplice ed efficace e che se ne utilizzino tutte le potenzialità. Anche perché, come confermano da Somfy, «la vera sfida della domotica e dell’IoT è diventare un vero e proprio standard per le case di tutti, come la luce elettrica e l’acqua corrente».

IoT e finestre per poter eliminare l’inquinamento indoor

Domotica e automazioneUna fra le chiavi di lettura dell’evoluzione dell’IoT nel settore delle finestre riguarda l’approccio legato alla salubrità dell’aria che si respira all’interno degli edifici.

Attraverso la combinazione fra automazione e IoT, infatti, molti fra i più innovativi modelli di finestre sono oggi studiati per collaborare nella lotta contro l’inquinamento indoor, integrando sistemi di ventilazione naturale dell’aria capaci di attivarsi quando i sensori diagnosticano il superamento dei dati di sicurezza di CO2 o Voc, per fare qualche esempio.

Un secondo risultato ottenuto attraverso l’applicazione di queste soluzioni riguarda il risparmio energetico, perché attivare sistemi di ventilazione naturale consentirà di contenere le dispersioni termiche e, quindi, effettuare tagli in bolletta.

A proposito di Unac

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Toni Cavalcante, presidente Unac

L’Unac, Associazione di costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere, parte di Confindustria Anima, ha presentato una nuova guida per le chiusure motorizzate. Si tratta di modifiche normative capaci di produrre effetti diretti sull’installazione e sulla manutenzione degli automatismi che hanno impatto sulla sicurezza delle persone e sulla responsabilità di chi li installa.«Per tutelare e promuovere gli aspetti critici del settore come la sicurezza, la qualità delle installazioni e la cultura tecnica degli operatori del settore, l’associazione rende disponibili le nuove linee guida sotto forma di abbonamento annuale che include un pacchetto di servizi aggiuntivi pensati per installatori/fabbricanti, progettisti, amministratori di condominio, fabbri e uffici tecnici», comunica direttamente Unac. Sono parte della guida dettagli per la motorizzazione di cancelli scorrevoli, a battente, da garage, oltre che porte scorrevoli o finestre motorizzate.

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