Showroom Ponzio: un grande impulso per la ricerca

Showroom Ponzio

Sistemi moderni, servizio a 360° e vicinanza ai clienti e al mondo dell'architettura: la scelta di Ponzio per essere un brand di riferimento del mercato dei serramenti

«Siamo gammisti puri e i nostri profili sono estrusi su nostro design», spiega Emilio Ponzio, AD di Ponzio, «La nostra esperienza determina una buona conoscenza dell’alluminio, che trattiamo dal punto di vista delle finiture superficiali, pertanto, siamo molto attenti nel selezionare e controllare il materiale prima dello stoccaggio in magazzino per verificare che lega e dimensioni corrispondano alle nostre specifiche». Infatti, l’azienda, che è nata nel 1941 con il trattamento superficiale dell’alluminio per poi evolvere struttura e business fino ad affermarsi, in Italia e all’estero, per la progettazione e la produzione di sistemi per finestre, facciate continue, accessori per serramenti e portoncini di alluminio, ha deciso di utilizzare un alluminio lega 60/60 con un proprio capitolato, riconosciuto dall’Aital (Associazione italiana trattamenti superficiali alluminio).

Showroom Ponzio

Il quartiere generale della società, che nel 2017 ha registrato un fatturato di oltre 80 milioni di euro di cui 47 realizzati in Italia, è a Pineto (Te), ma un’altra sede produttiva è in Polonia dove sono occupati 230 dipendenti. In Italia, dove i dipendenti sono 265, l’azienda ha anche tre showroom di proprietà: uno presso lo stabilimento di Pineto, uno a Roma presso la sede del magazzino di circa 4000 metri quadrati, deputato alla commercializzazione nel Lazio di accessori per l’industria del serramento, e un flagship store è stato aperto a Milano già nel 2010 come punto di riferimento e di incontro con il mondo dell’architettura e della sua rete di vendita. All’interno dello store multibrand del Gruppo Gorlini, il flagship store è stato recentemente rinnovato e ri-denominato “SantaSofia27”.

L’azienda è nata nel 1941 per il trattamento superficiale dell’alluminio

Qui, il motivo conduttore delle aziende partner che hanno scelto questo spazio come proprio hub milanese è l’eccellenza made in Italy e la vocazione alle realizzazioni “sartoriali”. «Abbiamo rinnovato il nostro lo spazio», spiega l’amministratore delegato, «adeguando l’esposizione al design minimal dei nuovi prodotti che hanno vetrature le più ampie possibili e dimensioni, portate e performace sempre maggiori, in modo da approcciare un segmento di clientela molto alto e farci conoscere e favorire clienti esteri e italiani senza costringerli ad arrivare in Abruzzo. Attraverso lo showroom potremo raccogliere le esigenze e i desideri di architetti e progettisti in modo da orientare meglio la nostra produzione. Milano è, infatti, un laboratorio molto stimolante per ricercare i prodotti in grado di soddisfare le esigenze del progettista».

Showroom Ponzio

L’azienda ha diversi progetti in cantiere ma con molta determinazione sta portando avanti una strategia di comunicazione per diffondere la conoscenza del marchio presso l’utenza finale utilizzando i social media, la pubblicità radiofonica e, quest’anno per la prima volta, anche televisiva sulle reti Mediaset. «Con Mediaset Premium», conclude Emilio Ponzio «abbiamo lanciato uno spot di 15 secondi andato in onda prima della fase finale della Champions League. Inoltre, nei mesi di luglio e agosto abbiamo pianificato la pubblicità su due riviste rivolte al cliente finale che deve ristrutturare la casa. Con la nostra comunicazione, abbiamo fatto leva su prodotti che danno un vantaggio competitivo all’alluminio attraverso “Ponzio casa sicura”, l’iniziativa con cui proponiamo prodotti antieffrazione in classe 3 e 4, difficilmente raggiungibili con gli altri materiali».

Scorrevoli performanti e sicuri

Il miglioramento continuo dei suoi prodotti, con l’obiettivo di renderli sempre più performanti e con una migliore lavorabilità da parte dei clienti, è una mission che Ponzio ha da sempre perseguito. Tra gli ultimi prodotti lanciati sul mercato c’è lo scorrevole S1600TT, una risposta precisa alle attuali esigenze sia di design minimale sia di prestazioni energetiche ottimali. Infatti, il valore della trasmittanza termica Uw è di W/m2K 1,40, mentre il valore dell’abbattimento acustico è di dB 42. Mettendo a punto questo scorrevole, l’azienda non ha trascurato anche la sicurezza alla quale l’utenza sta prestando una sempre più forte attenzione, dotandolo di un kit incontro di acciaio, un kit chiusura nodo centrale di acciaio, kit rostri di acciaio più un kit di contropiastre di acciaio per classe RC4, kit angolari per rinforzo vetro e la protezione antitrapano di acciaio per classe RC4, che assicurano allo scorrevole la resistenza antieffrazione in classe RC3/RC4, secondo la normativa europea En 1627-30.

Intervista a Emilio Ponzio, amministratore delegato di Ponzio

Abbattere i muri delle abitudini

Showroom PonzioDal 2008 al 2016, il mercato degli estrusi di alluminio per l’edilizia si è dimezzato per cui i produttori hanno cercato strategie per aiutare i clienti a sviluppare le vendite. «In questo senso», afferma Emilio Ponzio, «abbiamo lavorato e lanciato nel 2016 un progetto per la creazione di “Area Ponzio”, un network di serramentisti qualificati, al quale, a oggi, hanno aderito 150 serramentisti italiani».

Perché un serramentista dovrebbe aderire al progetto?

Perché rinnoviamo il look del suo showroom secondo il format che abbiamo studiato per il network; per un programma di formazione che, oltre a corsi base dedicati alla vendita, ai nostri sistemi, alla posa in opera qualificata, approfondisce un tema molto importante: il controllo di gestione dell’azienda che produce finestre di alluminio; perché gli Area Ponzio hanno a disposizione un configuratore di prodotto che permette di fare e dare al cliente, in tempo reale, il preventivo che ha configurato on line sul nostro sito.

Che consiglio darebbe ai serramentisti?

Il mercato è cambiato e bisogna cambiare abitudini. Ci sono aziende che ancora lavorano senza considerare che non si può affrontare il nuovo mercato con regole vecchie. Il mio suggerimento è, quindi, di riallineare le aziende per renderle contemporanee, di abbattere i muri delle abitudini; di fidarsi dei propri fornitori, che in fatto di innovazione in Italia sono di primissimo ordine, seguendo i loro suggerimenti. Infine, di valorizzare ciò che fanno e di non proporre solo ciò che costa di meno.

 

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